Alcuni giovani architetti, coordinati da Renzo Piano e finanziati dal suo stipendio di senatore a vita, da più di un anno lavorano ad un “rammendo” di alcune zone periferiche di Torino, Roma e Catania. L’obiettivo è, ovviamente, quello di innescare un processo di rigenerazione urbana, affinché gli abitanti riconoscano la propria identità nei luoghi in cui vivono.
Non si può dissentire da Piano quando afferma che proprio lì (anzi, qui) in periferia si concentra l’energia di un’umanità che cerca un riscatto, un’evoluzione, e che pretende di vivere in modo decoroso, lasciando in eredità ai propri figli un mondo nel quale la bellezza si possa misurare oggettivamente.
Una delle strade possibili per sviluppare questa sensibilità è senz’altro quella dell’educazione all’arte in tutte le sue forme, e in questo senso riteniamo che nessuna espressione possa essere migliore del muralismo per trasformare luoghi che sarebbero altrimenti vittime del consumato cliché delle sciupate case di barriera, da guardare solo con diffidenza e disagio.
Ed è proprio in questi luoghi che quelle energie trovano spazio e forza propulsiva, come quella di un nuovo “graffiti store” che da poco tempo ha qui aperto i battenti e che organizza un evento che promette di essere assai interessante: la presentazione del libro “Scrivere di Writing | Note sul mondo dei Graffiti”, scritto dalla curatrice d’arte contemporanea Giada Pellicari che per l’occasione dialogherà sul tema con il writer Wubik.
Noi ci saremo, anche perché alle opere che in via Giachino, corso Brin e via Salvini ci raccontano come Borgata Tesso si stia liberando dagli stereotipi, potrebbe presto affiancarsene una nuova… #staytuned !
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