Jacovitti in prossimità delle feste pasquali cita il fenomeno Beat
la satira appena coglie il segnale di un fenomeno di massa subito si scatena a volte con genialità altre meno ma finisce anch'essa per diventare parte dello stesso, e quello che accadde tra gli anni 50 e 70 del XIX secolo, dove troviamo praticamente tutti i fumettisti prima o poi cimentarsi con questo argomento, Jacvitti li mescola ai suoi salami parlanti con la sua solita magia surrealista, ma poi troviamo anche Guareschi, poco conosciuto come vignettista ma svolse questa per diverso tempo, l'autore di "Don Camillo" si sa non le ha mai mandate a dire e allora eccolo anche lui , seppure con leggerezza.
Guareschi e la sua visione dei Beatles e dei capelloni
vogliamo parlare poi di Prosdocimi, che ha raffigurato tutta la società dello spettacolo della epoca con ironia ma anche sapiente visione di quello che accadeva
una vignetta di Prosdocimi per le figurine dei cantanti Panini 1968
tra i piu attivi con la satira in tema beat troviamo la grande "Settimana Enigmistica" dove sisono alternati numerosi autori attenti alle tematiche contemporanee
barzelletta di Repetto da "La Settimana Enigmistica"
Ancora una vignetta dai rotocalchi italiani anni 60
Andiamo a fare un giro oltre oceano dove troviamo molto materiale come quello offerto dalla rivista demenziale MAD, che ricordo usci con allegato un disco in vinile dedicato alle scoregge, "It's A Gasss" scritto dal suo patron Alfred Neumann, pubblica cose molto divertenti e a volte graffianti come con quella del povero Dracula infetto da sangue... Drogato
"Il Vampiro" incontra un hippie e non è una piacevole sensazione.
Il Vietnam o meglio la guerra omonima è ancora oggi un agomento scottante, ecco come vengono visti due contestatori Hippies dopo la morte
in questa vignetta due Hippeis vanno all'inferno e il diavolo ricorda loro le numerose manifestazioni di protesta e il fatto che "No all'inferno no, non ci andremo."
sono poi numerosi i riferimenti ai capelli lunghi tormentone per molti anni come nel caso della immagine sottostante
"Hey Arnold, ma ti sei tagliato i capelli!"
Andiamo a chiudere con alcune produzioni piu recenti si rifanno ai Dead Head, ultimi hippies reduci dell'epica legata ai Grateful Dead, ancora molto viva in america nonostante la band sia sciolta da tempo ormai i Dead Head sono una comunità dentro alla stessa società , quindi molto popolare, ecco qualche esempio
Jerry Garcia chitarrista dei Grateful Ded annuncia che " il prossimo brano è uno strumentale di 25 minuti, sentitevi liberi di cantare se siete abbastanza...fusi."
"Vedo la gente morta!" è una chiara citazione del film "Il Sesto Senso" di Night Shyamalan, la gente morta visti dal ragazzo sono Dead Head appunto i fans dei Grateful Dead
Chiudiamo con un passo indietro citando i beatnick degli anni 50 padri degli hippes, citati anche da Totò nel film "Totò all'inferno", sono usciti dai racconti di Kerouack ma considerati subiti scherzi della natura o semplicemente freaks in america,
Totò dal film "Totò all'inferno" nel locale jazz dei Beatnik
Ilpittore Beatnik vede infranti i suoi sogni di successo "credo come ti ho detto, non ci sia mercato per il realismo"
chiudiamo con un brano musicale di un ex pugile di origini italo americane Rocky Graziano , pseudonimo di Thomas Rocco Barbella, che incide dopo aver terminato la carriera , nel 1968 un disco in cui prende in giro l'universo mistico Hippie orientale e dove il maharishi yogi dei Beatles diventa Maharishi Yogurt, niente da dire il risultato è esilarante.
l'ex pugile Rocky Graziano prende in giro i maestri indiani dell'universo hippies degli anni sessanta in questo disco del 1968
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