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lele roma
I lunedi pomeriggio del 1974 furono per me una saetta a ciel sereno perchè intorno alle 17,00 andava in onda dal canale RAI un telefilm di produzione britannica intitolato "IL PRIGIONIERO" interpretato e prodotto da Patrick Mcgoohan il cui "PLOT" era come racconta Wikipedia questo: Il personaggio principale è un ex-agente segreto del governo britannico, che immediatamente dopo le sue dimissioni viene imprigionato in un piccolo villaggio con abitazioni e monumenti in stile mediterraneo, situato in una località sconosciuta, dove «con le buone o con le cattive» i capi del Villaggio cercheranno di carpirgli le ragioni delle sue dimissioni. Il protagonista si ritrova quindi privato dei più elementari diritti, persino del nome, visto che tutti si rivolgono a lui chiamandolo Numero 6 (spettatore compreso, dato che il vero nome del protagonista non viene mai rivelato). Per tutta la durata della serie, Numero 6 si ribella ai tentativi dei suoi rapitori di piegare la sua volontà, e tenta con tenacia sia la fuga, sia d'infrangere i segreti che lo circondano. In particolare, cercherà di scoprire l'identità del misterioso Numero 1, dal quale i capi del Villaggio (i Numero 2, che cambiano in ogni episodio) prendono ordini. L'atmosfera era degna di un racconto di "Philip k. Dick" ancora non reso celebre dal film "Blade Runner", ma forse piu vicino alla narrativa di "Robert Sheckley", altro maestro della Sci-Fi classica, in una ambientazione quella del villaggio, in stile Neo Palladiano per gli esterni e piu orientati verso una metafisica alla De Chirico per gli interni, ma in una chiave di lettura decisamente piu POP Psichedelica. Facile così diventare un fenomeno popolare per noi adolescenti dei '70, anche se la produzione era del 1967, arrivò infatti da noi solo nel 74 e gli episodi andarono in onda in un arco di tempo dilatato e per vedere tutte e 17 le puntate occorsero diversi anni, dal 74 al 1981, con una cronologia errata per consequenzialità temporale ciò dovuto al fatto che la produzione originale mandò subito in onda anche nel Regno Unito la serie che ancora era in fase di lavorazione, sfasando così la narrazione temporale.
Nonostante questo, la serie ebbe un impatto incredibile sugli spettatori spiazzati all'epoca dai colori, dallo stile narrativo e dalla suspense creata dall'inquietudine dei vari n.2 e dell'impossibilità di fuggire del protagonista, un ansia così simile la offrì ma molto tempo dopo un altra serie di culto come "Twin Peaks", gli stili vanno dalla spy-stories alla 007 al pamphlet Psycho-Logico con clichè della cultura estetica pop dell'epoca diventando così un icona anche per la sottocultura Mod e Sixties in generale.
La serie divenne così di culto che la popolare casa "DINKY TOYS" produttrice di macchinine distribuì una replica del Moke-Taxi che gira per il villaggio, oggi oggetto prezioso e raro, un successo che crebbe con il desiderio di sapere come sarebbe andata a finire, le 17 puntate tra l'altro, erano un compromesso tra le 26 richieste dalla produzione e le soltanto 7 ideate da Mcgoohan, resterà per un certo tempo anche un alone di mistero intorno al finale, un po confuso per altro, che avrebbe visto un tacito accordo tra l'autore e la produzione e l'annullamento della serie, in effetti secondo Robert Fairclough, autore del libro "The Prisoner: the official companion to the classic TV serie", la serie sarebbe stata annullata e Mcgoohan obbligato a scrivere in fretta e furia la storia finale "Evasione", cosa che giustificherebbe il delirio dell'episodio finale tanto da far infuriare i fans della serie e McGoohan fu persino seguito fino alla propria abitazione da spettatori delusi che chiedevano spiegazioni. Come disse in seguito lo stesso McGoohan «... Ci fu quasi una rivolta, stavo per essere linciato. Mi sono dovuto nascondere tra le montagne per due settimane, veramente!». La serie acquistò una sempre crescente popolarità tanto da essere inserita dalla rivista SFX dopo un sondaggio con i suoi lettori al quinto posto in assoluto delle serie Fantasy e SCI-FI. Negli anni si è parlato della realizzazione di un film e nel corso dei primi anni del terzo millennio si è arrivati ad una sorta di remake TV interpretato da Jim Caveziel nel ruolo del numero 6 e di Ian McKellen in quello del numero 2, sei episodi prodotti nel 2009 ma sfortunati sia come sceneggiatura che come seguito di pubblico, manca infatti di tutto quel fascino o "Sense Of Wonder" dir si voglia tipico della serie originale.
L'eredità della serie si puo riscontrare in classici come "Matrix" il film, in numerose puntate dei "Simpson" o canzoni degli Iron Maiden, e altre citazioni sparse in film telefilm e video giochi, un fan club con rivista che vi aggiorna sui raduni dei fans, e oggi se volete rivivere le condizioni del numero sei potete visitare il vero villaggio della serie , a PORTMEIRION in Galles, trasformato in un Hotel, è rimasto arredato come al tempo della serie e potete dormire nella stanza del mitico n.6!!
lele roma
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