Autore
Alice Arduino - Talco Web
Cosa bisogna fare per promuovere un marchio sui social media? Cosa succede se una fotografia che promuove un prodotto aziendale diventa virale sui social e viene condivisa da milioni di utenti? Qual è la funzione dei consumatori nella pubblicità?
I social media aprono la strada ad un nuovo modo di fare comunicazione online. Philip Kotler guru del marketing moderno, sostiene che il passaparola di un prodotto è più efficace se svolto tra gli utenti: “la fiducia è maggiormente presente nelle relazioni orizzontali che in quelle verticali, come dimostra il fatto che i consumatori si fidano assai di più degli altri consumatori che non delle imprese”. Le recensioni, i commenti e i like sui social media e piattaforme diventano le fonti su cui il nuovo marketing investe per promuovere i suoi prodotti. Tripadvisor.com sito web di viaggi, hotel, B&B, appartamenti, ristoranti e attrazioni è un portale che si basa sulla comunicazione orizzontale online, permettendo agli utenti di pubblicare giudizi, preferenze, suggerimenti leggibili da altri contatti. I feedback permettono a chi si connette di relazionarsi con l’esperienza vissuta influenzando positivamente o negativamente il prodotto. Se i riscontri sono positivi vi sono più possibilità che le prenotazioni aumentino e altri clienti scelgano quel determinato luogo per le prossime vacanze. Internet diventa una piattaforma in cui scambiarsi opinioni aiutando alla diffusione a macchia d’olio di un prodotto e convogliando i clienti verso una determinata azienda. Se il marketing insegna a conoscere i bisogni dei clienti i social media li amplificano e potenziano. Ecco allora che gli user generated content (contenuti generati dagli utenti come le foto condivise su Instagram) creano maggiore visibilità.
Seguendo quest’onda un gruppo di giovani italiani ha creato il suo successo con l’App “Friendz” una startup che ha all’attivo circa 30mila utenti con più di 85 milioni di visualizzazioni sui social, riuscendo a vincere il premio Pitch COmpetition del Web Marketing Festival 2015 di Rimini.
Friendz crea delle campagne di social media marketing e chiede ai suoi utenti di realizzare delle immagini per pubblicizzarle. In cambio offre agli iscritti dei crediti accumulabili nel tempo con cui ogni singolo individuo potrà acquistare altri prodotti sul mercato gratuitamente. Con questa piattaforma gli utenti hanno la possibilità di guadagnare divertendosi, semplicemente facendo ciò che già sono abituati a fare, ovvero generare contenuti sui social e scattare foto. Le aziende, invece, hanno a disposizione uno strumento che consente loro di entrare in contatto con i consumatori in un modo più spontaneo, naturale e divertente. Selfie, foto di cibo, libri, natura, sport, qualsiasi cosa diventa brand.
Il marketing 4.0 diventa realtà portando i clienti a diventare non più consumatori passivi di pubblicità, ma ad essere loro stessi promotori del brand, realizzando immagini pubblicitarie, diffondendole sui social, inserendo hastag che indicano il prodotto e condividendo questi contenuti in modo virale.
Ad esempio, se 10 utenti realizzano 10 foto diverse dello stesso prodotto che reclama la marca di un latte (indicato tramite un hastag) e la condividono su facebook, gli amici sui social inizieranno a mettere like, a commentare la foto e in alcuni casi, se piace, a condividerla. Se ogni singola persona ha tra i suoi contatti circa 800 utenti e almeno un terzo vedrà la foto sulla homepage, le 10 immagini acquistano visibilità, perché saranno viste da altri contatti. Il marchio del latte inizia a rimbalzare sulle pagine di facebook o sui profili Instagram, portando ad un “bombardamento” del brand e raggiungendo almeno il doppio degli utenti. Se gli iscritti alla piattaforma sono 30mila immaginate come la pubblicità di un prodotto possa conquistare il mercato e aumentare i profitti dell’azienda.
L’App è andata a risolvere il problema che ogni impresa possiede, quello di apparire sui social. Ha aggirato la difficoltà che hanno i community manager nel comunicare con i clienti a causa della mole di informazioni che l’utente è costretto a sorbire durante la propria navigazione online, trasformando il singolo individuo in un vero e proprio ambassador aziendale. Inoltre, le grandi marche non hanno bisogno di essere pubblicizzate, perché sono già famose. Puntano sull’essere ricordate e scelte in un momento preciso fornendo ai consumatori una scusa per acquistarli che può essere, il regalo di natale, un compleanno, una celebrazione di un evento o una ricorrenza.
Riassumendo:
A fronte di queste considerazioni non mancano alcune riflessioni importanti soprattutto sul fronte economico e redditizio. L’utente-consumatore iscritto all’App crea una campagna e fa guadagnare milioni all’azienda/marchio pubblicizzato in cambio di “briciole” che equivalgono a crediti accumulati nel tempo e trasformabili in gift card ovvero buoni acquisto per lo shopping online di altri prodotti come vestiti, libri e oggettistica di qualsiasi tipo (prodotti biologici, farmaceutici, bricolage, make-up, tecnologici, sconti per viaggiare o da utilizzare al supermercato, mobili per l’arredamento, ristoranti etc…). Praticamente egli assume il ruolo di Marketing Manager in modo totalmente gratuito. Sia l’azienda che l’utente hanno dei guadagni ma il compenso è molto differente. Sarebbe forse il caso di ricordare agli utenti quanto guadagna un Marketing Manager o una azienda pubblicitaria? Forse, ma nell’era del digitale dove basta la soddisfazione di un like e la felicità di sentirsi parte di qualcosa avere in cambio 30 euro di buoni shopping per comprare un bene che ci piace può bastare ai singoli.
Non c’è alcun dubbio che la startup sia riuscita in una impresa eroica! Mettere in connessione azienda e utenti, facendo lavorare questi ultimi come pubblicisti di brand a costo zero.
Sarà questo il futuro del web marketing? Toglierà lavoro a community, sales e account manager, a Marketing Specialist, Brand/Production Manager, Digital Strategist, Social Media Manager , Web Content e tutte quelle figure che collaborano a pubblicizzare dei prodotti? La risposta la vedremo nel futuro, ma sicuramente l’idea è rivoluzionaria. Se una singola immagine non basta ad emergere nel web, ecco allora che la ripetizione della stessa in modo virale aggira il problema, portandola il marchio dentro la vita del consumatore e sotto gli occhi di tutti.
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APPROFONDIMENTO:
Il valore degli User Generated Content nel Word of Mouth Marketing
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Alice Arduino “Immagini & Comunicazione”
Web: www.alicearduinocomunicazione.com
Facebook: https://www.facebook.com/alicearduinofotografa/
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