Il progetto, dal titolo “Alternative: Lavoro Creativo”, prevede un percorso formativo dedicato ai giovani che si struttura su due livelli: una serie di workshop aperti a tutti, che consentano di avere una visione d’insieme delle possibilità offerte dal progetto, e la successiva possibilità di esperienze di stage o tirocinio presso alcune realtà professionali attive sul territorio di Torino.
Tra queste esperienze, quella che più ci piace sottolineare è quella che propone una visione della realtà mediata dagli occhi dei giovani, cioè di coloro che questa città la vivono già oggi ma che la vivranno ancor di più negli anni a venire, ossia quelli della crescita personale e professionale.
I ragazzi che hanno preso parte al workshop dedicato alla street-art ed al graffiti-writing hanno completato il loro percorso di formazione con la realizzazione di un art-work in area Area Paracchi con il filo conduttore del "rapporto con la città".
I ragazzi hanno lavorato per immagini dividendosi in 3 gruppi da 4. Ecco un racconto delle loro elaborazioni:
Il gruppo 1 ha lavorato sul rapporto con la natura in un ambiente cittadino: il personaggio immagina un ponte che lo porta verso la natura. Il ponte parte da una strada che arrotolandosi diventa un tronco, come ad indicare che in realtà è possibile ed auspicabile un migliore rapporto tra natura e opere umane. Le lacrime del personaggio creano un fiume (la Dora), che viene appunto attraversato dal ponte immaginato dal personaggio, che con delle buone idee può quindi superare lo scoramento del momento presente
Il gruppo 2 ha lavorato sui simboli della città in cui vive: spicca sulla destra un Turet, la tipica fontana con il toro, le nuvole tipiche del cielo di Torino (per fortuna non sempre...), i graffiti e poi -esagerando- un ragazzo che viene rapito dagli alieni, collegandosi all'aura di città magica e alle mille storie sul monte Musinè.
Il gruppo 3 ha approfondito il tema ordine/disordine. La nascita della città rappresentata come una cellula che cresce e si divide in maniera forse caotica, ma che pian piano assume un concetto di ordine (il pattern di esagoni) dal quale spuntano palazzi e strutture. Il tutto è illuminato e catalizzato dal sole, quasi come un richiamo ad un ordine superiore da cui tutto dipende.
Qui sotto potete ammirare qualche scatto in corso d'opera ed a lavoro finito. Se vi siete lasciati incuriosire almeno un po' da questa esperienza potete anche fare un salto in via Palazzo di Città 16/b per dare un'occhiata ad una mostra con manifesti, locandine, magliette e oggetti, video e App, messi a punto da tutte le ragazze e i ragazzi coinvolti dai diversi progetti del Piano Adolescenti, alcuni prossimi alla conclusione, altri ancora in fase di realizzazione. L’allestimento è aperto al pubblico dalle 10 alle 18 fino all’11 giugno (chiuso domenica 7).
Un'occasione da non perdere per comprendere un po' meglio il poliedrico mondo degli adolescenti, i loro molteplici interessi e, non ultimo, il loro ingegno.
Aggrega contenuto