L'undici di Febbraio scorso in silenzio se ne è andata una delle figure più interessanti del mondo del rock psichedelico anni sessanta, "TOM RAPP", per oltre una decina d'anni, dal '65 al '76, ha realizzato alcuni gioielli rimasti nell'oblio dei grandi dischi, riscoperto solo negli anni 80 e ristampati a più riprese,in particolare i lavori con la sua band, di cui era voce e autore di quasi tutta la produzione, "Pearls Before Swine", in particolare l'esordio , "One Nation Underground" e il secondo "Balaklava", che quest'anno compie 50 anni. Un disco concettuale dall'anima fortemente antimilitarista, dedicato all'unico soldato americano fucilato per diserzione durante seconda guerra mondiale, Edward Slovik. A dare ancora più senso a questa idea, la copertina, per cui venne usato "Il Trionfo Della Morte" di "Brueghel il Vecchio" dipinto che raccoglie le angosce dell'inutilità della guerra. Rapp ci porta in un universo sonoro folk-acustico, dove possiamo ascoltare il suono di chitarre, violini, banjo, organo e fiati vari, i testi sono opera dello stesso Rapp eccezion fatta per "Ring Thing" ispirata dalla narrativa di Tolkien e la cover di "Suzanne" di Leonard Cohen.
Il titolo del disco, Balaklava, è ispirato da un delle battaglie più sanguinose della storia, la carica e l'inutile massacro del reggimento di cavalleria britannica durante la guerra di Crimea. Un episodio tra i più sentiti in merito alla futilità dell'odio e del conflitto umano, meglio non poteva scegliere come titolo, anche se poi il disco si addentra in atmosfere più intimiste come la cover di Cohen e la visionaria "Images of April" ma è l'unica concessione al di fuori della tematica del disco che si chiude con il delirio violento di Tolkieniana memoria. Album da avere in un ideale discografia pacifista-psichedelica
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