Un mese di ottobre in cui arriva l'anniversario dei 50 anni dall'uscita di uno dei dischi più intimisti del periodo, una sorta di estensione del primo lavoro dei Velvet Underground, almeno per quello che riguarda la formazione, oltre la presenza di Jackson Browne, "CHELSEA GIRL", chiaramente ispirato dal titolo omonimo di un film di Andy Warhol, a cui prese parte la stessa Nico, inizia con questo disco un lungo periodo solista arrivato fino alla fine della sua tormentata esistenza, e proprio in questi giorni arriva al cinema il film sugli ultimi giorni dell'artista mitteleuropea "NICO 1988" , staremo a vedere, il disco è una perla dell'epopea dei '60's, dove dai solchi tracimano le emozioni interpretabili anche per le influenze delle relazioni vissute, da Brian Jones a Jim Morrison , da Dylan a Iggy Pop, per Christa Paffgen, questo il suo vero nome, una raccolta di poesie e suoni raramente ripetuti in seguito.
nel disco ci sono canzoni scritte da altri come "I'll keep it with mine" di Dylan molte ancora dall'universo Velvet oltre a diverse composizioni di J. Browne e a chiudere, un elogio a Lenny Bruce scritto da Tim Hardin. Più acustico rispetto all'esordio Velvet è un lavoro che può essere posto tra il folk tradizionale e la psichedelia dei mid sixties, una testimonianza androgina del suono e della voce di Nico da ascoltare in piena nostalgia da storie sentimentali passate o per assaggi visionari di come sarebbero potuti essere i Velvet del dopo "Banana record " accompagnati dalla voce e dal suono dell'Armonium onnipresente in tutti i dischi di Nico.
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