"Mille e una Sera" viene pubblicato a tre anni di distanza dall'uscita del secondo disco "I NOMADI", viene considerato una semplice raccolta di brani gia usciti su vari 45 giri in precedenza, ma di fatto è il vero e proprio terzo lavoro in LP della formazione emiliana che giunge agli anni 70 con una formazione fortemente rimaneggiata anche se alcuni brani come "Il Nome Di Lei", "Vai Via Cosa Vuoi" ed altri, sono ancora registrati con la line up originale. Dicevamo, trattasi di una raccolta appunto di singoli che però compongono un vero prodotto di inediti alla fine in quanto mai apparsi prima su album , con la band che sta virando in qualche modo verso sonorità piu ricercate, quasi prog o hard rock come nel caso dell'unica traccia cantata in inglese, "Beautiful Day"e retro del 45 "So che mi Perdonerai", che offre spunti interessanti non fosse che non si ripeteranno occasioni del genere in seguito, ma è davvero un lavoro riuscito che avrebbe potuto uscire dal plettro di nomi blasonati del panorama internazionale, un po psych e appunto un po hard rock.
Apparentemente un po raffazzonati, i brani inclusi in questo disco, sono lo spartiacque tra la fine del beat e l'inizio di un qualcosa di diverso e allo stesso tempo di continuità con il passato, quello che forse avrebbero potuto essere ad esempio con il singolo dell'anno successivo, "Io Vagabondo" e il suo retro relativo, "L'Eterno", un quasi strumentale dalle atmosfere inquietanti, ma che non li vedrà in seguito spingersi oltre le calme acque di interpretazioni del repertorio di F. Guccini anche se ne hanno migliorato spesso la qualità della canzoni. i 70 li vedranno cadere in uno strano oblio, anche se il pubblico dela provincia italiana li terrà sempre in considerazione facendoli arrivare fino ai nostri giorni nonostante le dipartite di Augusto e i molti cambi di formazione con il solo Carletti a rimanere alla guida unico elemento rimasto dai tempi della nascita del gruppo.
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