Siamo lieti di annunciare la Collettiva di Arte Contemporanea
SanTo Sanremo - Torino
nella sua edizione "Torinese" presso Mau Art Gallery
e Spazio Garino (in via Rocciamelone 1/i)
Il centro storico della città di Sanremo; La Pigna
e Borgo Campidoglio, Torino
si uniscono virtualmente in una Collettiva di Arte Contemporanea per celebrare il profondo rapporto che lega le due città attraverso
le riflessioni di alcuni Artisti e le loro Opere.
Una Rassegna fitta di appuntamenti “Off” dove l’Arte torna protagonista della vita sociale, svolgendo il ruolo di connessione fra persone e territori
Una iniziativa aperta alle contaminazioni, sperimentale, tecnologica e inclusiva con focus sulla promozione dei borghi, delle associazioni e delle realtà culturali che questi animano
Nelle Arti il punto d’incontro per il presente e per la progettazione di un futuro con -al centro- il rispetto per l’Umanità
“SAN TO”
Sanremo-Torino
Una delle mie rassegne meglio riuscite la dedicai, allestendola in spazi pubblici a Parma, alla scena italiana tra gli anni Novanta ed i primi anni Zero, con un titolo significativo come “Una Babele Postmoderna”. L’immagine biblica della Torre di Babele evoca una contaminazione di parole, suoni, colori, linguaggi, la cui risultante, nella nostra stagione postmoderna è sinonimo, non necessariamente negativo, di perdita del centro, di impossibile ancoraggio a dogmi e certezze stabilite a priori, ed è arduo ammettere che la scena artistica, dalla seconda metà degli anni Ottanta, nel bene e nel male, non abbia manifestato queste caratteristiche. Gli ambiti stilistici in cui sui è diviso questo composito panorama, tuttora prevalenti sulla scena globale, sono in primis la pittura, data più volte per inabissata ed, al contrario, mai tramontata, sempre saldamente sulla scena, un’ampia area in cui si sono cimentati coloro che hanno intrapreso la strada dell’analisi concettuale di oggetti, linguaggi, comportamenti, ed una altrettanto estesa compagine impegnata in un variegato uso della fotografia e delle nuove tecnologie, il video in primo luogo, con esiti in taluni casi assai interessanti, ed ancora coloro che hanno rinnovato il linguaggio dell’installazione. Su tutto questo hanno spalmato il loro collante, in maniera indiretta, integrata, od assumendo un ruolo guida, le nuove tecnologie, autentico “deus ex machina”, nel bene e nel male, degli ultimi anni. Dopo esordi non facili molti di questi artisti, per lungo tempo quasi ignorati dagli organi di informazione, nonostante significative apparizioni e consensi, anche di mercato, in Italia ed all’estero, stanno conoscendo una meritata visibilità. Queste forme concettuali sono state spesso definite “ironiche”, per indicare l’ampia dose di irriverente e caustica irrisione di molti luoghi comuni dell’immaginario collettivo. Marcato appare lo spazio concesso alla decorazione, e frequente è l’uso della pittura, con modalità analitiche, oppure con intervento diretto sull’ampio repertorio oggettuale prediletto da questi artisti. Nell’ambito di un frequente recupero di forme provenienti dall’immaginario ludico dell’infanzia, assistiamo, inoltre, ad una tipologia formale che prevede l’impiego di materiali sintetici e plastici, anche per la possibilità di comporre assemblaggi con un impiego del colore vivo e squillante. La fotografia ed il video si sono riversati nel panorama eclettico della contemporaneità privilegiando la funzione piuttosto che l’oggetto e diventando gradualmente una delle dimensioni narrative maggioritarie. L’atteggiamento si è manifestato nella duplice accezione di una partecipazione “fredda”, tendente a privilegiare una classificazione impersonale ed asettica dell’esistente e della banalità quotidiana, ed un’altra dimensione “calda” e psicologica, in cui gli artisti hanno adoperato il mezzo come estensione del proprio io, per calarsi nel reale con atteggiamento di affettuosa partecipazione. Ma questo non è affatto in contraddizione con un uso “artistico” del mezzo, anzi semmai ne rafforza la vocazione di strumento atto a cogliere il reale nell’accezione di un abbraccio interiore, di un congiungimento con l’io dell’artista.
Questa rassegna, da me curata, presenta un sintetico ma significativo spaccato di arte italiana contemporanea, ed è stata concepita come itinerante tra Piemonte e Liguria, terre da sempre unite da molteplici legami.
La prima edizione è stata allestita presso un centro cosmopolita della Liguria come Sanremo, nello storico quartiere Pigna, grazie alla disponibilità di Carlo Terzi e dell’Associazione La Pigna Mon Amour, ed all’impegno di Domenico Graglia di Officine Brand.
La seconda edizione, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana in via Rocciamelone 7/C a Torino, curata da Edoardo Di Mauro e Francesca Nigra, con l’allestimento dell’Arch. Alberto Garino, è patrocinata dal Comune di Torino, dalla Circoscrizione 4 e dall’Accademia Albertina di Belle Arti, con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino.
In mostra , Daniele Galliano, nome importante della pittura italiana degli anni Novanta, in equilibrio tra narrazione metropolitana ed attenzione ai momenti di intimità ed anche di trasgressione del vissuto quotidiano, Angelo Barile, creativo esponente del Pop Surrealismo, in grado di descrivere il presente ricorrendo alla favola ed all’allegoria, Gianluca Nibbi, artista diplomatosi a metà del 2000 presso l’Accademia Albertina, autore di una pittura dalla forte carica espressionista, Nice and The Fox, giovane autrice in grado di condurre il linguaggio del muralismo, sia nella dimensione urbana che in quella più circoscritta della tela, verso un livello di notevole intensità espressiva, con la realizzazione di volti ed anatomie umane di coinvolgente impatto visivo, Sarah Bowyer, eclettica sperimentatrice intenta ad indagare le nuove possibilità dell’immagine tra pittura e tecnologia, Roberta Toscano, autrice in grado, con la fotografia e l’installazione, di dare corpo ad una ricerca raffinata ed intimista, Masoudeh Miri, giovane artista iraniana dallo stile evocativo ed originale, usato attualmente per descrivere il dramma della violenza sulle donne, per concludere con due dei migliori talenti pittorici attuali dell’Accademia Albertina come Giuseppe Gallace ed Eric Pasino, il primo autore di opere dal forte impatto espressionista, il secondo artefice di uno stile raffinato e simbolico in bilico tra astrazione lirica e figurazione .
Edoardo Di Mauro
On-line dal 07-01-2023 questa pagina
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