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Redazione
Oggi Zoom Torino ha presentato la sua proposta di riqualificazione e valorizzazione del Parco Michelotti, che ha l’obiettivo di conciliare il rispetto dell’area e del verde già esistenti con un progetto e originale, in linea con i requisiti europei che contraddistinguono il bioparco di Cumiana fin dalla sua nascita, nel 2009. Il progetto prevede anche delle aree ad accesso libero a disposizione della cittadinanza che evidenziano il peculiare rapporto tra il fiume e la città.
Il progetto prevede la trasformazione del Parco Michelotti in un nuovo concetto di parco ambientale, suddiviso per funzioni e aree tematiche, facendolo diventare un’offerta di intrattenimento e di educazione rivolta alle famiglie e ai turisti. L’investimento avrà ricadute su tutto il territorio di Torino generando un aumento dei flussi turistici. Sono previste circa 300.000 visite all’anno che creerano un aumento dell’indotto turistico cittadino di circa 5 milioni di euro l’anno. Inoltre l’impatto occupazionale prevede circa 100 nuovi posti di lavoro nella gestione e nella conduzione delle attività.
E’ anche nato un movimento contro lo zoo di Torino che comprende Coordinamento No Zoo: LAV Lega Anti Vivisezione, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, L.I.D.A – Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, ProNatura Torino, S.O.S Gaia, Ecopolis, Molecola – Circolo Legambiente Torino, OIPA, Le Sfigatte, “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” – Comitato di Torino, Associazione META – sezione di Torino che racconta la sua opposizione con una petizione:
Se nel 1987 con la chiusura dello zoo presso Parco Michelotti si era detto “Mai più”, nel 2015 il Comune di Torino con la motivazione di cercare finanziamenti per la manutenzione dell’area ha deliberato il 12 gennaio una proposta che prevede l’attivazione di una procedura di affidamento in concessione con l’aggiudicazione “secondo il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, garantendo al soggetto privato vincitore una gestione temporale dell’area di durata trentennale. Inoltre la procedura proposta nell’atto deliberativo crea un rischioso precedente, favorendo la possibilità di dare il via ad altre operazioni di “privatizzazione” dei parchi cittadini.
Il progetto, presentato da Zoom Torino, prevede due aree:
La Cascina Europea: una fattoria con animali che appartengono ad un’area geograficamente vicina. Saranno sviluppati progetti educativi che hanno l’obiettivo di far interagire i bambini con gli animali
La Biosfera ospiterà anche la fondazione Zoom sulla biodiversità, Zoom Wildlife Foundation (ZWF), dove saranno raccolte le attività formative d’alto livello con le Università, le ricerche scientifiche e i programmi di conservazione.
Per Gian Luigi Casetta, AD Zoom Torino spa
La riqualificazione dell’area richiede, dal nostro punto di vista uno slancio innovativo in grado di restituire all’area un’immagine di eccellenza . II nostro progetto sarà in grado di ricollocare l’area come fulcro di attrazione che, pur mantenendo le qualità di interesse pubblico rappresentate dal rispetto del rapporto con il fiume, con l’ambiente, con la storia e con la cittadinanza, coinvolga i cittadini e le istituzioni in un continuo dialogo tra educazione, attrazione e intrattenimento. Abbiamo raccolto la sfida, portando in città i valori intrinsechi del Parco di Cumiana, facendo leva sulla nostra consolidata esperienza in ambito di riqualificazione, innovazione, educazione e spinta turistica. Il progetto rappresenterebbe un unicum in Italia e il suo sviluppo sarà in grado di avere forti ricadute sul territorio in ambito culturale, sociale, occupazionale e turistico
Redazione
On-line dal 10-12-2015 questa pagina
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