Esattamente il 2 giugno 2020 veniva trasmesso l' esperimento fatto durante il primo lockdown.
Teoria da verificare: il gruppo è molto più che la somma dei singoli.
Mezzo utilizzato: la musica.
Candidati: aperto a tutti.
Utilità? beh...in un momento storico in cui il termine Distanziamento ha subito una forte impennata di utilizzo era bene dimostrare che essere distanti o essere lontani sono tutto tranne sinonimi, soprattutto nel momento in cui a distanziamento viene abbinato il termine sociale.
La paura (del tutto personale ed arbitraria) era che si iniziasse a scambiare un distanziamento fisico con un allontanamento relazionale e, perchè no, economico-sociale.
Tralasciando ogni possibile forma di complottismo mediatico, desideravo un esempio concreto che ricordasse come l'unione di intenti consente un naturale riequilibrarsi delle singole difficoltà oltre che un crescere esponenziale dell'impatto delle proprie azioni.
Come realizzare questo proposito con la musica?
Davvero semplice come formula:
1. Scegliere un minimo comune multiplo capace di rappresentare un elevato numero di persone.
2. Inviare la scelta e chiedere di ascoltare il brano molte volte per scegliere ciascuno la parte più rappresentativa
3. Chiedere di scegliere uno strumento di utilizzo quotidiano per eseguire l'estratto scelto, specificando che tanto meglio se non si trattava di uno strumento musicale - hai impastato molto durante la quarantena? Vai di mattarello o di robot da cucina. Sei un fan della pulizia? Prendi un aspirapolvere o una scopa. Sei un esteta? Procurati un phone! certamente poi, se sai suonare qualcosa....libero di usare il tuo strumento!
4. farsi accompagnare dalla base originale, dai familiari o da chiunque fosse domiciliato in quel momento e divertirsi ad eseguire il brano mentre ci si registrava con il telefono.
ecco comunque il link della richiesta fatta ai tempi:
Il mio lavoro è stato poi raccogliere le tracce ricevute ed i contributi video, "pulirle" il più possibile dalla musica originale e sincronizzarle tutte SENZA AGGIUNGERE NULLA!
Ebbene?
Un risultato a mio modo di vedere senza eguali.
Esecuzione perfetta? Certo che no, impossibile!
Alcune tracce, parlando esclusivamente dal punto di vista musicale, sarebbero state inascoltabili....EPPURE....come "per magia" hanno dato un contributo eccezionale.
Come?
Di nuovo....facile, fisica acustica. Mai sentito parlare di forme d'onda, oscillatori, battimenti, cut off? Tutti aspetti molto più naturali di quanto si pensa se si da all'orecchio l'opportunità di ascoltare anziché limitarsi a sentire l'ambiente sonoro che quotidianamente ci circonda.
La grande quantità di timbri ha poi naturalmente colmato la presenza di quelle frequenze che l'orecchio percepisce come disarmoniche.
Non ci credete?
Guardate ed ascoltate il risultato finale!
Attenzione.
Orchestrare la vicinanza emotiva in un momento di distanziamento fisico - e purtroppo per molti ideologico - significa non dipendere dal numero di km che ci separa o dal numero di volte che ci si vede; significa percepirsi sempre insieme; significa non conoscere la solitudine seppur nel silenzio di giornate infinite; significa diventare consapevoli che il nemico più rumoroso non è "quello là che non capisce".
Chiunque lavori nel campo artistico, culturale e dell'imprenditoria conosce da sempre i rischi di un gruppo di lavoro disunito che avverte un sabotatore all'interno, che vede nel collega un concorrente anziché uno stimolo a fare meglio; figuriamoci poi in un periodo storico dove i licenziamenti, i fallimenti, le chiusure sono all'ordine del giorno.
La musica ci insegna che con l'aumentare della consapevolezza problema, imprevisto, opportunità, scelta ecc... sono gli opposti di un'unica medaglia che sta a noi girare dal lato più utile.
Imparo questa lezione ogni giorno....e chiunque voglia salire a bordo è e sarà sempre il benvenuto!
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