Tornano in strada le prime 30 bici recuperate da BiciclAbile. Si tratta di un progetto pensato e realizzato dall’assessorato alla Politiche sociali della Città di Torino in collaborazione con le cooperative Agridea e Stranaidea, che offre a persone diversamente abili l’opportunità di lavorare al ricondizionamento delle due ruote senza più proprietario in custodia nel deposito della Polizia municipale.
L’idea di riparare biciclette, trasformata in attività concreta qualche mese fa, è diventa un’occasione d’esperienza lavorativa per i disabili inseriti nei centri diurni comunali, e ha offerto loro l’opportunità di dare un contributo utile all’interno di un contesto socializzante.
Due tecnici volontari della bottega artigiana La Bici di via Benevento 6 e dell’annessa officina di riparazione, hanno messo a disposizione la loro attrezzatura, il loro tempo e le loro competenze per insegnare ai ragazzi disabili a riparare una bici malfunzionante e a ridarle un aspetto curato in ogni dettaglio.
Le due ruote abbandonate, prese dal magazzino di via Druento, vengono portate in officina per riparare freni, oliare catene, regolare cambi, eliminare la ruggine dai telai ed effettuare tutti quei piccoli interventi che servono a metterle di nuovo in strada perfettamente funzionanti. Poi, una volta rimesse a posto, una parte di esse viene destinata ai servizi sociali e sanitari o ad associazioni di volontariato per essere impiegata in attività di reinserimento di persone in difficoltà (questa mattina le prime bici sono state consegnate alla Pastorale migranti dell’arcidiocesi di Torino, al Sermig e al servizio Adulti in difficoltà della Città di Torino), mentre un’altra è messa in vendita e il ricavato usato per finanziare l’attività di recupero dei mezzi di trasporto a energia muscolare.
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