Dopo alcune dichiarazioni del presidente del CSR Agelo Ravera, torna l’ipotesi di un secondo termovalorizzatore in Piemonte.
A seguito di alcune dichiarazioni del Presidente del Consorzio Smaltimento Rifiuti Angelo Ravera circa la costruzione di un’inceneritore vicino alla discarica di Novi Ligure, il consigliere comunale tortonese del PD Gianni Castagnello ha presentato un’interrogazione per chiarire la vicenda.
Ravera aveva dichiarato di avere l’intenzione di costruire l’inceneritore vicino alla discarica di Novi Ligure o comunque su di un altro territorio del consorzio per smaltire i rifiuti anche di altre province.
Castagnello ha poi chiesto se il rinvio di 6 mesi della raccolta porta a porta sia in qualche modo collegato al progetto del termovalorizzatore.
“la proposta di un rinvio della raccolta porta a porta dei rifiuti – ha risposto Chiodi in consiglio – è arrivata ben prima che Ravera fosse indicato come presidente del CSR e ben prima delle sue proposte sul termovalorizzatore. Posso confermare, quindi, che non vi è correlazione fra quanto dichiarato dal presidente Ravera e la richiesta di proroga per l’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata, le cui ragioni ho già avuto modo di spiegare in diverse occasioni. Faccio però notare che non vi è nulla di “premiale” nella tariffazione puntuale legata al sistema “porta a porta spinto” e non si può certo affermare che questo sistema costi meno di altri. Nessuno lo sostiene più, neppure chi lo sta applicando con una certa, dichiarata efficienza.”
Per quanto riguarda l’inceneritore di rifiuti che potrebbe essere realizzato a Novi Ligure, il Sindaco ha spiegato il suo punto di vista: “Non ho alcuna contrarietà preconcetta alla costruzione di un secondo termovalorizzatore sul territorio della Regione Piemonte – ha detto – perché sappiamo bene che il modello del “rifiuto zero” è, allo stato attuale, inapplicabile: ci sarà sempre una porzione di rifiuto non riciclabile e la nostra discarica ha naturalmente una “vita” limitata. Inoltre dalle dichiarazione del presidente del CSR Angelo Ravera si evince che l’eventuale progetto non interesserebbe il Comune di Tortona. Sono tuttavia conscio che un’opera di questo genere richiede tempistiche che ne proiettano la realizzazione sul medio-lungo termine, cioè 5-10 anni e per questo è giusto iniziare a progettarla oggi, ma occorrono anche soluzioni che consentano di gestire i rifiuti nell’immediato ed è quello che noi stiamo cercando di fare per Tortona.”.
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