L’ex portiere del Torino Renato Copparoni, 64 anni, è stato arrestato insieme ad altre quattro persone a Cagliari. Secondo l’accusa, l’ex giocatore, primo portiere in Italia a parare un rigore a Diego Armando Maradona, insieme agli altri 4 arrestati avrebbe pagato una tangente di circa 90 mila euro. Lo scopo era vincere una gara d’appalto da 9,5 milioni di euro per la progettazione e la costruzione di un impianto di produzione di energia rinnovabile nell’area industriale di Ottana.
Insieme a Copparoni sono finiti ai domiciliari Davide Galantuomo, 56 anni, ex presidente dell’Ente acque Sardegna; il dirigente di un Consorzio di Cooperative di Bologna, Gianni Lolli, 63enne; l’amministratore di una Cooperativa di Forlì aderente al Consorzio, Luigi Betti di 61 anni e un ingegnere, Paolo Salvatore Pinna, 54enne.
Secondo l’accusa Copparoni avrebbe svolto il ruolo di intermediario. I cinque sono accusati di corruzione.
Aggrega contenuto