Raccontare storie è il mestiere più antico del mondo. Per Vittorio Randone (22 anni), Giorgio Blanco (22) e Gabriele Druetta (20) è molto di più: uno strumento per aumentare il coinvolgimento sociale, contrastare le discriminazioni e le disuguaglianze. Utilizzare la musica per raccontare storie di integrazione nei quartieri di Torino. Sono questi gli obiettivi di Sità Scoté, il progetto ideato dai tre ragazzi e finanziato dal Comune di Torino attraverso il programma AxTO.
Il cantautore Bianco ed Eugenio Cesaro, frontman degli Eugenio in Via di Gioia, sono solo una delle sette coppie di musicisti che hanno collaborato per realizzare quello che di fatto è diventato un “album musicale collettivo ad impatto sociale”. «A noi è stato chiesto di scrivere una canzone che facesse da “cornice” all’intero progetto, che parlasse, quindi, non di una storia in particolare, ma proprio del significato in sé del raccontare storie» spiega Eugenio. «I ragazzi ci hanno fatto incontrare Davide, che oltre al mestiere di libraio (Libreria Therese, corso Belgio 49, ndr) è un vero e proprio cantastorie. Le sue parole e il suo modo di raccontare ci hanno convinti a lavorare al pezzo tutti e tre insieme» aggiunge Bianco. Per Davide Ferraris è stata l’occasione di raccontare la storia di Abderrahim, un cantastorie immaginario nella piazza di Marrakech: «Ciò che volevo far vedere era il modo in cui un uomo, in mezzo al delirio infernale di una piazza, riusciva a catturare l’attenzione di decine di persone che si sedevano attorno a lui, formando un cerchio, in religioso ascolto di qualcosa di così potentemente ancestrale da ammutolirli tutti, delle storie». Per l’uscita del brano è stato realizzato un videoclip in cui la protagonista, una bambina di due anni, viene ripresa mentre gioca con un carillon che la porta nel mondo del circo, tra funamboli, trapezisti e domatori di leoni. «Il circo è un esempio di come le storie di vita personali possano unirsi alla performance artistica» commenta Gabriele. «I libri, intesi come contenitori di storie, permettono di smuovere le persone. Per questo nel video abbiamo voluto inserire due tipi di movimento : quello verso l’alto con la bambina impegnata a costruire una torre con i libri; e quello verso l’orizzonte nel viaggio in macchina di un padre e di suo figlio, immerso nella lettura» spiegano Vittorio e Giorgio.
Dopo il successo del concerto del 14 maggio al Jazz Club, tutti i brani di Sità Scoté, registrati presso lo studio Blumusica, sono usciti sulle principali piattaforme digitali. All’appello mancava solo “Altra strada e altre storie” la canzone scritta da Davide Ferraris, Eugenio Cesaro e Bianco, ora disponibile in freedownload sulla pagina Facebook di Sità Scoté.
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