Oggi, 19 agosto 2014, è il giorno che viene chiamato “Overshoot Day”, ossia quello a partire dal quale il nostro pianeta ha esaurito tutte le risorse rinnovabili dell’anno 2014. Dal 1987 ad oggi questa data si è spostata dalla metà di dicembre sino a metà agosto, cercando invano di mandarci un messaggio: dobbiamo agire concretamente per invertire questa tendenza, onde evitare un rapido tracollo ambientale.
Il calcolo viene effettuato ogni anno dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no profit che si occupa di sostenibilità ecologica. Se voleste approfondire, potreste ad esempio constatare che il nostro Paese consuma 4,4 volte quello di cui dispone, a fronte di una media planetaria di 1,5 volte.
Agire in maniera efficace è certo compito dei governi e dei preposti organismi nazionali e internazionali, ma ognuno di noi dovrebbe riflettere su quello che può fare in concreto e tutti i giorni per contribuire ad invertire questa tendenza.
Un importante contributo potrebbe essere, ad esempio, cominciare a riflettere sull'importanza della riduzione dei rifiuti, e soprattutto di quelli speciali, che è direttamente collegata al risparmio di energie, le quali potrebbero così essere minormente impiegate per lo smaltimento e per la fabbricazione di nuovi prodotti.
È proprio dall'idea di collaborare alla crescita di un sistema virtuoso, che all'inizio del 2014 nasce l’interesse dell’Associazione TeSSo per The Restart Project, organizzazione no profit londinese che sta costruendo una comunità globale finalizzata a promuovere un utilizzo meno dispendioso ed energivoro delle risorse e un crescente desiderio di resistere al consumismo tecnologico sfrenato.
Al motto di “don’t despair, just repair”, proprio a Londra sono nati i Restart Party, eventi itineranti organizzati in spazi comunitari della città, in cui volontari con competenze tecniche aiutano i partecipanti a riparare e fare manutenzione a prodotti di elettronica di consumo. A Torino, il “movimento della riparazione comunitaria” ha trovato casa in Borgata Tesso, dove la nostra associazione ha abbracciato l’idea alla base del progetto e ha iniziato ad organizzare periodicamente questi interessanti eventi.
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