Sara Gama, leader della Juventus Femminile e capitana della nazionale di calcio, intervistata dal magazine locale Torino Magazine , parla di una Juventus differente, ripercorrendo i suoi primi
passi da calciatrice: “Quando ero bambina io si iniziava a giocare coi maschi e, nel momento in cui si presentava la necessità di trovare una squadra femminile, spesso le famiglie dovevano fare tanti chilometri. Ancora oggi non è facile trovare una squadra vicino casa, però la presenza di club professionistici ha migliorato lo scenario: adesso le grandi squadre hanno vivai sempre più organizzati. Per esempio, la Juventus ha 134 tesserate, con otto squadre che vanno dall’Under 10 alla Primavera». La scelta dei grandi club di aprirsi alle realtà femminili rivestirebbe dunque una «importanza strategica» che il team Juve, direttamente dal capoluogo piemontese, ora casa di Gama, non ha esitato a cogliere. Ma com’è la vita sabauda dell’atleta? «Torino mi piace molto perché è grande ma a misura d’uomo. Per gli sportivi non è facile avere tempo libero per conoscere la città dove vivono, ma io riesco sempre a ritagliare uno spazio per i miei interessi. I musei torinesi sono molto stimolanti e li sto esplorando uno alla volta. Il centro mi affascina particolarmente, permette lunghe passeggiate circondati dall’arte e dalla storia».
Il sapere Made in Turin e la valorizzazione del territorio diventano quindi protagonisti non solo della nostra ‘chiacchierata’ con Gama, ma anche dell’intero numero estivo, incentrato sugli elementi e i personaggi di valore della città di Torino e su quegli eventi che, nei mesi più caldi dell’anno, contribuiscono ad arricchire il panorama culturale piemontese. «I tre volti delle nostre interviste raccontano tre belle storie di cultura come vessillo del territorio» spiega Barosio. «Parliamo di Paola Gribaudo, la prima donna presidente della storica Accademia Albertina, Filippo Fonsatti direttore dello Stabile, e David Tremlett, un protagonista dell’arte contemporanea che ha lasciato e lascerà segni indelebili nelle Langhe, patrimonio Unesco. Abbiamo aggiunto una road map per vivere l’estate tra festival e mostre, perché nell’effimero bisogna scegliere a colpo sicuro». Una visione condivisa anche da Andrea Cenni, direttore editoriale del magazine: «Dopo lo speciale Leonardo con Walter Rolfo in copertina, volevamo un’altra magia, quella che hanno saputo creare le ragazze della nazionale di calcio. Grinta, volontà, gruppo, cose che ci piacciono da matti e che ci fanno innamorare senza esitazioni. Sara Gama è uscita palla al piede dall’area con un piglio che mi pare ancora di vederla, ed è atterrata dallo schermo di casa direttamente in copertina dove tutti l’aspettavamo”.
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