Autore
Davide Amerio
Referendum. Non è una novità il silenzio dei Media nazionali (carta e Tv) sui Referendum. A cominciare dalla raccolta firme, sempre impegnativa, quando l'argomento è scomodo per i governi, cala una coltre di silenzio, complice e premeditata. Così, semmai si raggiungono le firme necessarie, e si superano le stringenti valutazioni della Corte Costituzionale che valuta i quesiti, si giunge all'appuntamento referendario di fronte al quale i cittadini sono sprovvisti delle informazioni necessarie.
Per chi ha vissuto un po' di storia "Radicale", come è il caso di Davide Tutino, la consapevolezza di una battaglia impari contro il sistema dell'informazione è chiara ed evidente. Ma, come ci racconta lui nell'intervista, è responsabilità di ciascuno adoperarsi affinché le informazioni siano divulgate, in assenza di un sistema informativo realmente libero da lacci e connivenze.
La raccolta firme per i tre Referendum è in corso. I Comitati sono febbrilmente al lavoro, ed è possibile firmare anche on line.
Tutino ci spiega l'importanza di questi Referendum con i quali i cittadini, probabilmente per la prima volta, sarebbero chiamati ad esprimersi con chiarezza sulla guerra in cui Unione Europea, USA, e NATO, ci hanno trascinato, con la disinvolta (e irresponsabile) complicità dei nostri governi e dello stesso Presidente della Repubblica.
La violazione dell'art. 11 della Costituzione (nel quale l'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie) è palese; tranne per i tuttologi televisivi che ripetono i mantra preconfezionati. A questo si aggiunge la violazione dell'art. 75 che richiederebbe una corretta informazione sui Referendum per i quali si stanno raccogliendo le firme.
La maggior delusione, spiega Davide Tutino, nasce dalla constatazione del silenzio, quando non vero e proprio ostracismo, mantenuto dalla così detta area anti-sistema, la quale vanta numerosi adepti che agiscono in ordine sparso. L'intervista si chiude con il suo invito a diventare più consapevoli del momento drammatico che stiamo vivendo, compreso il chiaro rischio nucleare.
Il tempo di intervenire è "adesso", spiega Tutino, perché tutte le peggiori dittature sono state partorite da comunità silenti, che non hanno percepito il pericolo imminente.
Buona Visione.
QUI L'INDIRIZZO DELLA PAGINA DOVE TROVERETE IL COLLEGAMENTO PER FIRMARE ON LINE !!!
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I Referendum:
Richiesta di referendum abrogativo (23A01448) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023:
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole:
“E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite.”?»
Richiesta di referendum abrogativo (23A01743) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 64 del 16/3/2023:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede:
“6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresì vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i princìpi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere” limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”?»
Richiesta di referendum abrogativo (23A01449) annunciata nella “Gazzetta Ufficiale” Serie generale n. 53 del 3/3/2023:
«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale”?
Davide Amerio
On-line dal 19-06-2023 questa pagina
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