Siamo Lieti di pubblicare la recensione del cinefilo Alfred Russo:
Prigionieri del Passato 2018 si pone come seguito ideale de Il Cerchio Spezzato, un film di cui avevamo parlato su questo blog qualche tempo fa. Destinato al Festival Italia incontra Usa che si terrà a Verona nel gennaio prossimo, appare sin dall'inizio come un'opera singolare. Intrisa di quella nostalgia per i film del passato che è autentico marchio di fabbrica dei due autori, Mario Guidorizzi e Marco Daperno, ormai sparuti paladini a difesa del ricordo per un'epoca cinematografica-mente irripetibile. Una storia esile ma gradevole con bel finale a sorpresa è anche appropriato pretesto per un'incursione nel mondo del doppiaggio, del quale si sa sempre troppo poco, e qui, grazie al grande Mario Brusa, avremo modo di attingere importanti informazioni. Molto interessante anche l'incursione museale. Alla scoperta di uno dei tanti piccoli musei culto, quasi sempre appartenenti a collezionisti neanche troppo propensi alla divulgazione. Nella fattispecie si parla di un bellissimo Museo del Cinema in provincia di Verona. Simpatici e a loro agio gli attori per una realizzazione atipica, certo, ma ghiotta e saporita, soprattutto per gli amanti del Cinema con la C maiuscola.
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