Questa è la storia di una partita di un mondiale di calcio, di alcuni uomini, e di una delle piu infamanti bufale , o fake news come si direbbe oggi. Nicolò Carosio è un ragazzo siciliano con la passione per il calcio , figlio di un libraio italiano che gira per lavoro il mondo, ed una madre maltese di professione pianista, è proprio girando il mondo e ascoltando le radiocronache delle partite della BBC che ha un intuizione, farle lui ma al contrario della BBC che le realizza in differita, farle proprio in diretta, si propone per un provino alla EIAR, che si ritrova ad assistere ad un inventata cronaca di un incredibile derby Juve-Toro, lasciano i dirigenti di stucco.
Così inizia una carriera che durerà quasi 40 anni, inventando alcuni neologismi quale "Quasi gol" , commentando noiosi 0-0 ma che diventavano partite infuocate nell'immaginario Carosiano, oppure seguendo una partita della nazionale contro la Scozia, dopo aver rimarcato piu volte la forza e il dominio della squadra azzurra, al gol dei britannici esclamerà ecco una squadra che ci ha dominati in tutto e per tutto ci ha alla fine battuti. Ma veniamo alla storia di cui voglio parlarvi oggi, siamo ai mondiali del Messico del 1970, l'Italia è nel girone con Svezia che batte per 1-0, l'Uruguay 0-0 e infine Israele alla sua prima ed unica presenza ad un mondiale, basterebbe un pari ma per essere sicuri di passare il turno e per prestigio non sarebbe male vincere, infatti la squadra azzurra ci prova in tutti i modi, arriva anche a segnare, prima con Domenghini poi con Riva , ma entrambi i gol sono annullati per fuori gioco, ma se nel primo caso qualche dubbio rimane, nel secondo è davvero incredibile, perchè ancora oggi dalle immagini pare regolare, ad annullare i gol è soprattutto l'intervento del guardalinee Etiope Sejum Tarekegn.
Il commento di Carosio sarà «Rete! L'arbitro ha convalidato il punto. Però il guardalinee ha alzato la bandiera... L'arbitro aveva convalidato il punto e il guardalinee... no: niente convalida! Ma siamo proprio sfortunati!» al massimo ripeterà in un paio di occasioni l'aggettivo Etiope nei confronti del guardalinee , questa cosa farà adirare il consolato D'Etiopia che chiederà provvedimenti, probabilmente interpretando la definizione etiope come un insulto (?) vabbè, Girerà un altra voce per molti anni, che Carosio avrebbe dato in diretta del "NEGRACCIO" all'africano o ancora definendo l'atto come "La vendetta del Negus!" . ma ascoltando la completa cronaca nessuna di queste frasi esce dalla bocca di Carosio, invero si scoprirà molto in la negli anni che in un intervista successiva alla partita a pronunciare questa frase era stato Antonio Ghirelli , allora direttore del Corriere delle Sport.
Sta di fatto che le successive partite saranno commentate da Nando Martellini , pupillo e allievo di Carosio, solo molti anni dopo si farà chiarezza che Nicolò Carosio non aveva mai pronunciato quelle frasi offensive, ma che in realtà si fosse rincarata la dose per non avere problemi a livello internazionale e avere forse la scusa per un prepensionamento ormai dovuto secondo la dirigenza della RAI.
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