Autore
Davide Amerio
di Daniela Giuffrida.
In prossimità del 25 febbraio prossimo, data in cui il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana dovrà esprimersi nel merito riguardo alla Verificazione (“non” effettuata secondo le indicazioni stabilite dallo stesso CGA nella sentenza non decisiva dello scorso 3 settembre 2015), sull’impianto satellitare Muos, i legali dei Comitati e delle Associazioni presenti in giudizio avevano depositato lo scorso 15 febbraio, una lunga “memoria” che abbiamo pubblicato qui.
Ma quattro giorni prima, lo scorso 11 febbraio, il Ministero della Difesa, aveva depositato anch’esso (attraverso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo) una serie di “brevi note” e, a margine di questa, era stato allegato un “commento” alla relazione del Collegio di Verificazione, a firma di Agostino Monorchio, prof. associato di “Campi Elettromagnetici” presso l’Università di Pisa, Consulente Tecnico del Ministero della Difesa.
Il prof. Monorchio nel proprio commento sostiene tesi già ampiamente discusse e contestate da studi e relazioni dei periti della controparte che hanno già superato due Verificazioni del prof D’amore della Sapienza di Roma ed il conseguente, primo grado di giudizio presso il TAR di Palermo; tesi, quelle del prof Monorchio, che sembrerebbe non possano essere confutate, grazie ad una Verificazione incompleta, basatasi su dati forniti dagli USA e su un modello previsionale fornito dallo stesso CTP.
Monorchio conclude il proprio commento con una serie di considerazioni che non trovano riscontro nella realtà oggettiva, né in merito ai fatti (assenza di produzione scientifica pertinente) né sulla qualità della preparazione degli scienziati della controparte, definiti dal CTP del Ministero della Difesa “privi dell’indispensabile esperienza di settore“.
Che dire?
Preferiamo astenerci da considerazioni personali e riferire il commento del prof. Massimo Zucchetti, ordinario del Politecnico di Torino, Research Affiliate al Plasma Science and Fusion Centre presso il MIT di Boston; inserito nel 2015 nella lista dei quindici scienziati, candidati al premio Nobel per la Fisica, che da anni segue costantemente la “vicenda Muos”.
“Ho letto con un certo interesse alcune affermazioni – commenta Zucchetti – attribuite ad un Consulente Tecnico del Ministero della Difesa, secondo il quale i CT di Controparte risulterebbero ‘privi della indispensabile esperienza di settore’, non presenterebbero una ‘produzione scientifica pertinente che abbia superato la valutazione tra pari (peer review)’ ed avrebbero espresso valutazioni ‘poco pertinenti’.”
“Non intendo entrare nel merito di codeste ed altre affermazioni, verso le quali – essendo state depositate in un tribunale – chiederò – per quanto mi riguarda – che sia la magistratura a verificare se siano lesive o meno della mia figura professionale, ed eventualmente accertare l’entità dei danni. Insegno al Politecnico di Torino “Radiation protection” sin dal 1993, vinsi un concorso a cattedra di prima fascia nel lontano 2000, all’età di 38 anni, e mi permetto di citare, senza tradurlo, una parte del programma del mio corso.
Radiation protection of non-ionizing radiation (electromagnetic fields, emf).
“L’elenco completo delle pubblicazioni e dei contributi a convegni scientifici internazionali – scrive ancora lo scienziato – dei componenti il gruppo di lavoro dei tecnici no muos è estremamente lungo: io soltanto sono autore di circa 250 lavori scientifici internazionali. Mi limito qui a ricopiare i lavori scientifici più recenti e pertinenti ai temi trattati, mentre il resto della produzione scientifica dei componenti del gruppo, pertinente alle tematiche trattate, è riportato,per completezza, in coda.
Articoli recenti relativi alle tematiche trattate:
Questo lavoro è particolarmente importante[1] perchè vi si delinea il metodo di studio utilizzato nello studio attualmente condotto dal dott. Marinelli presso la base NRTF di Niscemi.
Questo articolo di fisica ambientale riguarda una zona militare in cui insistono contemporaneamente fonti di inquinamento chimico, radiologico ed elettromagnetico. Questo articolo si concentra in particolare sui campi elettromagnetici. Vi si analizzano problematiche relative sia all’impatto sulla salute della popolazione sia alla tutela dell’ambiente, è quindi particolarmente attinente alla problematica in esame.
Articoli recentissimi dedicati all’argomento specifico in esame (MUOS):
È superfluo specificare che tutti e sette gli articoli citati sono pubblicati su rivista scientifica internazionale soggetta a peer review (revisione tra pari). ”
Il prof. Zucchetti cita ancora un lungo elenco di Pubblicazioni del gruppo di lavoro di cui fanno parte i CTP di parte avversa al Ministero della Difesa, sul tema campi elettromagnetici, effetti biologici e sanitari degli stessi. e conclude affermando che: “Una semplice ricerca su googlescholar poteva essere d’aiuto, prima di depositare in tribunale certe affermazioni.”
Nota
[1] Questo lavoro è utilizzato anche nella Monografia 102 pubblicata dallo IARC nel 2013, nell’analisi degli effetti dei campi e.m. attraverso esperimenti “in vitro”: IARC (International Agency for Research on Cancer) “Non-Ionizing radiation, Part II: Radiofrequency Electromagnetic Fields [includes mobile telephones]” Monograph 102, Lyon 2013, paragrafo 4.4.3, pagina. 378
(D.G. 20.02.16)
Davide Amerio
On-line dal 20-02-2016 questa pagina
è stata consultata da 895 visitatori univoci.
Aggrega contenuto