Autore
Daniela Giuffrida
di Daniela Giuffrida.
Si è svolta il 21 aprile alle ore 14.00 a Palazzo San Macuto, presso la Commissione Parlamentare di inchiesta sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito, l’audizione del dr. Rino Strano, consigliere scientifico dell’Associazione Movimento No MUOS Sicilia, e del dr Fiorenzo Marinelli, ricercatore presso l’Istituto di genetica molecolare del CNR di Bologna.
L’Audizione, sollecitata da diversi componenti della Commissione, fra i quali il parlamentare del M5S Gianluca Rizzo, aveva come scopo l’acquisizione, da parte della Commissione, di elementi informativi sulle possibili ripercussioni che le radiazioni elettromagnetiche del Muos potrebbero esercitare sulla salute della popolazione niscemese. Il presidente,Gian Piero Scanu, nel suo incipit ha posto l’accento sulle proteste degli abitanti residenti e di alcune rappresentanze politiche operanti nella zona, quindi, ha dato la parola a Rino Strano.
“Sono un medico di famiglia – ha esordito Rino Strano – che negli anni ha acquisito coscienza scientifica delle problematiche correlate all’inquinamento elettromagnetico, ma sono sempre partito dal presupposto che si debba rispettare il principio di precauzione, cioè la prudenza imposta per legge.”
E proprio dal principio di precauzione si è mosso il medico vittoriese, valutando la situazione di Niscemi, piccola cittadina del nisseno nella cui sughereta, sono ospitate le 46 antenne del sistema di trasmissione NRTF-8 e il “sistema parabolare” del Muos, entrambi i sistemi, lo ha ricordato Strano, sono di proprietà e di uso esclusivo della Marina Militare degli Stati Uniti d’America. A Niscemi sembra vi sia una forte incidenza di patologie che vanno dallemalattie degenerative del sistema nervoso centrale (Parkinson, Alzheimer ecc) fino a numerosi casi di cancro e sembra, in misura assolutamente superiore alla media del meridione d’ Italia.
Nella sua lunga relazione, Rino Strano, ha evidenziato i problemi del territorio di Niscemi, “vittima di un forte degrado ambientale – ha detto il medico vittoriese – dato dalla presenza delpetrolchimico di Gela, tristemente noto per l’alto inquinamento provocato dalla produzione di benzene e di nanoparticelle di particolato, liberate in tutto il territorio. Tutta la zona è stata dichiarata di grande emergenza ambientale ed è stata inserita nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) Gela-Butera-Niscemi”. E’ evidente che immettere in un ambiente così già compromesso, anche l’inquinamento elettromagnetico del Muos, significa amplificare la possibilità di insorgenza di tante altre e diverse patologie.
“Gli studi già presentati e, solo in parte citati dalle relazioni consegnate dai nostri CTP, – ha riferito Strano alla Commissione – parlano di come la contemporanea presenza di elevato inquinamento atmosferico sommato ad una significativa e prolungata esposizione ai CEM (campi elettromagnetici) possa creare interferenza sulla macrostruttura cellulare, poiché tali strutture sono sostenute da legami elettrici di debole entità e perciò influenzabili dai campi elettromagnetici.” Il dott. Strano si è poi soffermato a spiegare, il contenuto degli allegati da egli stesso presentati, allegati in cui vengono considerate le principali interferenze che subiscono le strutture cellulari e il loro metabolismo in conseguenza all’esposizione alle onde elettromagnetiche. “Poiché DNA ed RNA – afferma Strano – sono le macrostrutture cellulari più sensibili a tali influenze, possiamo dedurre come queste siano facilmente suscettibili dilesioni precancerose e infine al cancro.“
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità e, in Italia, l’Istituto Superiore di Sanità – ha riferito ancora Rino Strano – riconoscono alle onde elettromagnetiche soltanto un effetto “termico” sugli organismi viventi ed ha classificato i campi elettromagnetici come possibile agente cancerogeno in classe 2B, ammettendo dunque che le onde elettromagnetiche producano soltanto effetti termici sul corpo umano. Ma si è giunti a queste conclusioni solo perché nelle sperimentazioni cliniche si è considerato il caso estremo in cui l’organismo vivente si trovi molto vicino alla sorgente di elevata potenza, e non si è considerato invece gli effetti che le onde magnetiche a bassa intensità e a lungo termine producono negli organismi viventie soprattutto non è stato considerato che i tempi di insorgenza di patologie nell’individuo possono avere una latenza di insorgenza di anche vent’anni dopo che il soggetto ha smesso di essere sottoposto all’influenza delle onde non ionizzanti..”
Sembra che studi francesi e svedesi conclusi nel 2014, abbiano stabilito che l’elettromagnetismo dovrebbe essere considerato come cancerogeno certo per l’uomo ed essere inserito in classe 1.
Strano ha affermato di aver denominato gli effetti delle onde elettromagnetiche “morte silenziosa” e nuova “Eternit“.
Ha definito “morte silenziosa” l’elettromagnetismo, il dott. Strano, perchè come il diabete o l’ipertensione, produce danni in modo subdolo e silente, danni che troppo spesso vengono avvertiti solo quando è troppo tardi. Ma lo ha definito anche “nuova eternit”, perchè “così come accadde per l’eternit a suo tempo, le patologie correlate all’elettromagnetismo non sono tenute in considerazione, quando addirittura non vengono ignorate. Altre testimoniane sono state ascoltate dalla Commissione (la dott.ssa Maura Paolotti, l’ispettore Enrico Tomao o il generale Carlo Magrassi) e diversi casi di militari deceduti, come Fabio Senator o Pasquale Cinelli o il colonnello Carlo Calcagno; tutti questi casi ci hanno dimostrato come la devozione alla patria si sia trasformata in un lungo calvario e li abbia condotti fino alla morte”.
Secondo Strano, tanti dati possono essere forniti ancora dal colonnello medico dell’Aeronautica Militare, Claudio De Angelis, responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico della Difesa.
Strano riferisce due casi che egli stesso ha trattato, quello del caporale scelto riservistaSalvatore Ferlito, richiamato nel novembre del 2002 come insieme ad altri 50 militari e ammalatosi di Leucemia Mieloide cronica. L’altro caso, quello del maresciallo radaristaMichele Santucci di Vicenza, deceduto per una leucemia contratta sul “Sarchiapone”, una nave antisommergibile della nostra marina ormai in disuso.
“Aprite il cuore e la mente alle istanze presentate dai nostri militari – ha concluso Strano – penso sia nostro dovere. Rispettare i militari in servizio e i civili, facendo prevalere il principio di precauzione che salvaguarda il bene più prezioso per tutti noi: la nostra salute e quelle delle future generazioni.”
Dopo l’intervento di Rino Strano è stata la volta di Fiorenzo Marinelli. Il suo intervento si è basato sulla presentazione di slide e sui suoi esaustivi commenti alle stesse, per cui preferiamo allegare il video pubblicato sul sito web della Camera dei Deputati, intervento che prende il via al minuto 39.30.
Daniela Giuffrida
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