Autore
admin admin
Dopo la pausa del weekend, riprendono al Festival gli appuntamenti mattutini dedicati alle Scuole della sezione CinemaAmbiente Junior. Tra questi, spicca il seminario “Scuole EcoAttive, buone pratiche di sostenibilità” (ore 9-13, I.I.S. “A. Avogadro”), rivolto a dirigenti
e docenti di scuole di ogni ordine e grado (dall’infanzia alle superiori) del Piemonte. Le scuole hanno oggi un’importante responsabilità nell’affrontare la sfida dell’educazione ambientale e possono diventare promotrici attive di cambiamenti comportamentali. Gli esempi e le pratiche hanno in questo campo una valenza educativa profonda ed è pertanto importante accompagnare le iniziative e gli sforzi sul piano educativo con azioni concrete che promuovano, e rinforzino abitudini positive per la tutela dell’ambiente e la sostenibilità. Quali risorse esistono per lo sviluppo dell’educazione ambientale nelle scuole? Come organizzare la raccolta differenziata? Si possono eliminare le bottiglie di plastica e orientare gli acquisti della scuola (dalla carta ai detergenti) in senso green? Acquisti ecologici comportano costi necessariamente elevati? Queste alcune delle domande a cui sarà dedicata la mattinata, nella quale, oltre a presentare buone pratiche e ragionare sulle esperienze esistenti anche in chiave critica, si intende lanciare la proposta della costruzione di una rete di scuole eco-attive sul territorio piemontese e dell’istituzione della nuova figura del referente scolastico ambientale. Al seminario parteciperanno rappresentanti di associazioni ed enti che si occupano di ambiente, formazione e promozione di progetti educativi ambientali sul piano locale e nazionale.
Gli appuntamenti aperti a tutto il pubblico prenderanno il via nel pomeriggio con le proiezioni di un nuovo gruppo di cortometraggi in concorso, riuniti sotto il titolo generale “Ecoanimazione” (ore 16, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria). I nove film brevi selezionati affidano alla fantasia, all’immaginazione e all’ironia il loro messaggio ecosostenibile, spesso invertendo ruoli e amplificando contraddizioni e paradossi, in una girandola di personaggi tanto improbabili quanto emblematici: animali che si mettono in posa per uno scatto da copertina prima dell’estinzione (On the Cover di Yegane Moghaddam), strane specie in via di scomparsa che lottano per la sopravvivenza nelle strade di Berlino (Flat Dog Town di Max Andersson), mucche e galline che salvano gli umani nella giungla d’asfalto (A World that Flew Away on the Back of a Cow di Wojciech A. Hoffmann), bambini che, per vedere la Luna, scappano dalla cupola di vetro messa a protezione della loro città sommersa dalle acque del mare (The Sky Underwater di Maria Galliani Dyrvik), registi che vorrebbero fare film contro la caccia ma non hanno fatto i conti con un padre cacciatore (Uno strano processo di Marcel Barelli). Completano la sottosezione un video-appello all’imprenditore visionario Elon Musk per scongiurare la sesta estinzione di massa (Welcome to the Sixtinction di Chiara Cant), un diario per immagini che registra cinque anni di industrializzazione, urbanizzazione e trasformazioni sociali in una città della Cina (Debris di Kaide Wang), un breve inno visuale all’essenziale ricongiungimento di uomo e natura (Alegría di Katalin Egely) e un piccolo poema in bianco e nero, dall’atmosfera inquietante, in cui l’animale, l’organico e l’industriale si fondono (Rhizoma di Santiago Pérez Rodríguez).
Sempre nel pomeriggio il Festival propone due titoli del Concorso Documentari One Hour. Secrets in the World’s Largest Forest, (ore 16, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati), documentario naturalistico firmato dal canadese Ryszard Hunka, è un viaggio esplorativo alla scoperta delle stupefacenti relazioni che si instaurano tra le grandi varietà di specie arboree di uno dei principali biomi terrestri, la Foresta Boreale. Attraverso spettacolari riprese panoramiche e l’uso della più sofisticata computer graphic, il film ci svela la vita segreta degli alberi, che, come hanno scoperto le più recenti ricerche scientifiche, è molto più dinamica di quanto si sia mai supposto. In un’esplorazione originale e suggestiva condotta con l’ausilio di scienziati ed ecologisti, vengono mostrate le capacità delle piante di comunicare le une con le altre, di stringere amicizia con gli animali vicini e di allearsi per affrontare gli elementi avversi, attivando forme di connessione sociale che permettono loro la sopravvivenza anche in condizioni difficili. La proiezione sarà seguita da un incontro con Maria Lodovica Gullino, docente di Patologia vegetale all’Università di Torino. Con Take Light (ore 17, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), la regista nigeriana-canadese Shasha Nakhai offre un ritratto inedito del Paese in cui ha vissuto prima di trasferirsi a Toronto. Sebbene la Nigeria sia tra le nazioni con le maggiori riserve di gas naturale al mondo e il principale produttore africano di energia, non riesce a fornire la corrente elettrica alla sua popolazione. Più del 50% dei nigeriani non ha accesso all’elettricità, quelli che hanno l’allacciamento devono accontentarsi di poche ore di fornitura al giorno. A Port Harcourt, città in cui l’autrice ha trascorso l’infanzia, importante hub di raffinazione nel Delta del Niger, i blackout sono la norma. Indagine su uno stato perenne di crisi energetica paradossale e apparentemente incomprensibile, il film allarga lo sguardo sull’intera società nigeriana, sulla corruzione del Paese, sugli scontri interni, sulla lotta tra governi attuali e poteri coloniali, sottolineando tanto l’urgenza di una transizione verso un modello economico più egualitario e sostenibile, quanto la forza della speranza che continua ad animare la popolazione e che è in grado di rendere possibile il cambiamento.
In parallelo, prosegue la sezione non competitiva Panorama | Testimonianze, organizzata dal Festival in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis. Rare (ore 17, Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli), di Furio Busignani, è un viaggio per l’Italia le cui tappe sono scandite dalle storie di sette donne molto differenti tra loro, ma accomunate da un percorso non usuale, intrapreso in solitaria e nel totale rispetto per la terra, scelta come ambiente lavorativo e progetto di vita. Il film racconta il loro cammino “agricologico” perseguito con determinazione e passione – nonostante le difficoltà e i pregiudizi che dividono ancora i lavori in femminili e maschili – rendendo, in parallelo, omaggio alla centralità del ruolo delle donne nell’economia familiare rurale prima della migrazione degli anni Settanta verso le fabbriche delle grandi città. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista, con Laura Cima, femminista ed ecologista, e con Giorgia Serughetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Milano Bicocca; modera Elisabetta Chiacchella, docente di Lingua italiana all’Università per stranieri di Perugia.
Per la sezione Panorama | Inventing Tomorrow, sempre nel pomeriggio, viene proposto Global Thermostat (Thermostat Climatique, ore 17.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati). Diretto dal regista francese Arthur Rifflet, il film esplora le nuove frontiere della geoingegneria che assicura di riuscire a combattere i cambiamenti climatici riducendone la causa fondamentale, la concentrazione di diossido di carbonio nell’atmosfera. Dal BECCS per la produzione di bioenergia attraverso le piante con contenimento delle emissioni negative, allo Stratospheric Aerosols Injections e al Marine Cloud Brightening per la gestione delle radiazioni solari, agli impianti DAC (Direct Air Capture), capaci di separare l’anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria e di stoccarla, sono molti i progetti presentati dagli scienziati come in grado di rallentare, o persino invertire, gli effetti del riscaldamento globale. Ma come funzionano queste nuove tecnologie e quanto sono realmente utilizzabili? E, soprattutto, quali costi e quali rischi per il Pianeta comporta la loro introduzione su larga scala? Energia e sviluppo sostenibili: sogni o realtà possibili? La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista, con Silvia Onidi, coordinatore della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, e Guido Satta, vice coordinatore della Commissione Ambiente dell’Ordine Ingegneri di Torino.
Ancora nel pomeriggio, viene inaugurata (alle ore 17.30) la seconda sezione della mostra Intrecci ambientali, realizzata dal gruppo Noname – costituito da giovani artiste e artisti provenienti dall’Accademia di Belle arti – che è ospitata nelle sale della Pinacoteca Albertina e che si integra con quella già aperta dallo scorso venerdì al Circolo degli Artisti. L’esposizione – che si compone di installazioni, videoinstallazioni, dipinti, sculture, fotografie – presenta i lavori di Delia Gianti, Bahar Heidarzade, Elena Radovix, Valentina Rotundo Serra, Dede Varetto e rimarrà aperta fino al 9 giugno.
Nel tardo pomeriggio, il Festival presenta altri due titoli del Concorso Documentari Italiani. Mirabilia Urbis (ore 18.15, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), di Milo Adami, rende omaggio a uno dei padri dell’ambientalismo italiano, Antonio Cederna (1921-1996), e alle sue instancabili battaglie per una crescita del Paese secondo regole urbanistiche concordate, nel rispetto della qualità di vita delle persone e nella tutela dei vincoli paesaggistici e storico artistici. In un immaginario viaggio a ritroso, guidato da fotografie d’epoca e da filmati d’archivio, tra gli appunti, le lettere, i ricordi, gli articoli del giornalista e intellettuale milanese, il film ripercorre decenni di disarmonico sviluppo urbanistico della città di Roma. Come rileggendo un taccuino privato, la voce dell’attore Giuseppe Cederna, figlio di Antonio, dà vita alle parole del padre, in un tempo sospeso tra un passato che torna presente e un presente che sembra passato, dilatato all’oggi dalle immagini dei mega insediamenti urbani e commerciali costruiti a Roma nell’ultimo decennio. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e con il giornalista Giulio Cederna. Il film a seguire, La patente, di Giovanni Gaetani Liseo, delicato affresco di vita rurale, ci porta, invece, nell’entroterra della Sicilia, dove, in una fattoria isolata, abita Domenico, pastore diciottenne, con la sua famiglia. Lavorano tutti nei campi e con gli animali, come si faceva una volta. Nelle lunghe giornate al pascolo con il gregge, immerso nei suoi pensieri, il ragazzo coltiva un sogno segreto: ottenere la patente di guida. Decide di iscriversi all’autoscuola, ma la distanza che lo separa dal paese, gli orari rigidi imposti dal suo lavoro, le incombenze quotidiane rendono più complicato del previsto la realizzazione del semplice desiderio. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.
In orario preserale, il cartellone dà nuovamente spazio al Concorso Cortometraggi Internazionali presentando quattro film brevi, riuniti sotto il titolo generale “Animalia” (ore 19, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati) e volti a esplorare i nostri rapporti – a volte idilliaci, più spesso crudeli – con gli altri coinquilini senzienti del Pianeta. La piccola carrellata fornisce esempi ora sconcertanti, ora rincuoranti: cognati che si scontrano in Africa sui fronti opposti del bracconaggio (Sides of a Horn di Toby Wosskow), un giovane leone dissezionato sotto gli occhi dei bambini in uno sventramento-show in uno zoo danese (In a Lion – Wnętrze Lwa di Karol Lindholm), un gallo viziato che spadroneggia nella casa di una famiglia indiana, ma ha il destino segnato (Tungrus di Rishi Chandna), una donna malata che condivide con una lumaca un viaggio di sopravvivenza e resilienza (The Sound of a Wild Snail Eating di Elisabeth Tova Bailey, tratto dall’omonimo romanzo della stessa regista, in italiano “Il rumore di una chiocciola che mangia”, edito da Marsilio). Le proiezioni saranno seguite da un incontro con Franco Andreone, curatore zoologo del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, e con Valentina Isaja, direttore scientifico del bioparco Zoom.
Ancora in orario preserale e serale, in cartellone al Blah Blah la seconda sonorizzazione live che rientra negli “Ecoventi” proposti dal Festival al di fuori delle sale cinematografiche. Con Requiem Naturae (ore 19-21), concerto per paesaggi sonori e strumenti acustici, Fabio Battistetti mette il pubblico di CinemAmbiente in ascolto della natura come fosse una sinfonia. L’attacco struggente dei requiem a cui si ispira apre al canto degli uccelli e, via via, alle voci del paesaggio, accompagnate da accenti di strumenti musicali e dal suono di carrube, pigne, rami e foglie.
In prima serata il Concorso Documentari Internazionali prosegue con un titolo in arrivo dai Paesi Bassi, Ubiquity (ore 20, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), che esplora un tema di crescente attualità. Diretto dalla regista Bregtje van der Haak, il film affronta il problema dell’elettrosensibilità attraverso le storie di tre “esuli” dell’era digitale. Lo svedese Per, la giapponese Asaka e l’olandese Anouk fanno, infatti, parte di quella schiera in costante aumento di persone che, intolleranti alle radiazioni elettromagnetiche, per evitare la vicinanza a smartphone e altri dispositivi digitali, sono costrette a vivere ai margini del mondo moderno, a rifugiarsi in luoghi protetti o isolati. Di fronte alle grandi tech company come Facebook e Google, che annunciano nuovi piani per rendere ubiquo l’accesso wireless a Internet espandendolo in ogni angolo del Pianeta, il film si domanda quale sarà il destino degli elettrosensibili e se essi, come canarini nelle miniere di carbone, non stiano in realtà allertandoci sui pericoli e sui rischi (non solo per la nostra salute fisica) della connessione di massa. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista e con Paolo Orio, presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili.
Sempre in prima serata, si torna al Concorso Documentari Italiani con Il sorriso del gatto (ore 20.45, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati), di Mario Brenta e Karine de Villers, film con cui il co-fondatore della scuola di Ipotesi Cinema e la regista equadoregna proseguono lungo la strada del documentario di creazione intrapresa insieme dal 2010. Il nuovo lavoro nato dal loro sodalizio è uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nelle strade e nelle città del mondo in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Nella “Terra della sera”, la crisi, se non la fine, di ogni ideologia, di ogni credenza, a parte quella riposta nei feticci del potere, del denaro, della tecnica, ha lasciato l’uomo solo con se stesso in una sorta di protagonismo assoluto e autoreferenziale: una solitudine da cui cerca di uscire mediante un malinteso senso di uguaglianza, di avvicinamento e di comunione con l’altro, ossia attraverso un’omologazione che richiede come prezzo la perdita della propria individualità. Chi non accetta le regole del gioco – i senza tetto, i senza lavoro, i migranti, i vagabondi su cui il film si sofferma – è cacciato dalla tribù, dalla grande famiglia universale, e costretto a vivere ai margini della società in una nuova, estrema solitudine. La voce narrante è di Marco Paolini. La proiezione sarà seguita da un incontro con i registi.
In seconda serata, il nuovo attivismo giovanile a cui è dedicata quest’edizione del Festival torna protagonista in Youth Unstoppable (ore 22.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Cabiria), presentato nella sezione Concorso Documentari Internazionali e diretto dalla canadese Slater Jewell-Kemker, che fin dall’età di quindici anni ha iniziato a seguire, e a documentare, i summit internazionali dell’ambiente. A metà tra il diario e il reportage, il film racconta dieci anni di militanza della regista, oggi ventisettenne (e già apparsa due volte sulle pagine di “Forbes”), ricostruendo, al contempo, la storia del nuovo movimento ambientalista in gran parte ancora incompreso e poco conosciuto. Le riprese effettuate nel corso del tempo in diverse parti del mondo danno voce ai giovanissimi di diverse nazionalità, restituendo un ritratto di una generazione che, decisa a difendere a oltranza il proprio diritto al futuro, condivide a ogni latitudine la consapevolezza della necessità e dell’urgenza della lotta globale ai cambiamenti climatici. Al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogheranno con la regista in collegamento Skype.
L’appuntamento conclusivo della giornata è con un titolo del Concorso Internazionale One Hour in arrivo dall’Islanda, UseLess (ore 22.30, Cinema Massimo – MNC, Sala Soldati). Diretto da Rakel Garðarsdóttir e Agusta Olafsdottir, il film si concentra sul problema dei rifiuti e, in particolare, su quelli prodotti dagli sprechi alimentari e dall’industria della moda, diventati una pressante emergenza sociale e ambientale. Raccontato dalla prospettiva di una giovane madre islandese intenzionata a cambiare le proprie abitudini, il film analizza il fenomeno attraverso interviste con esperti, stilisti, ambientalisti, offrendo soluzioni concrete ed efficaci per la riduzione degli sprechi e dimostrando come piccole, buone pratiche adottate nella vita quotidiana potrebbero avere un impatto positivo e significativo sul Pianeta. Al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogheranno con le registe.
Tutti gli eventi e le proiezioni del Festival sono a ingresso libero
PROGRAMMA di lunedì 3 giugno
Legenda
CID CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI
CIOH CONCORSO DOCUMENTARI ONE HOUR
CDI CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
CC CONCORSO CORTOMETRAGGI INTERNAZIONALI
ES EVENTI SPECIALI
P PANORAMA
ET ECOTALK
EE ECOEVENTI
CAJ
Cinema Massimo – Sala Rondolino – ore 9.00
Le meraviglie del mare
di Jean-Michel Cousteau, Jean-Jacques Mantello (Gran Bretagna, Francia 2017, 85’)
Jean-Michel Cousteau, figlio del leggendario esploratore e regista Jacques Cousteau, s’imbarca, con i figli Céline e Fabien e la sua troupe, per un viaggio di tre anni dalle isole Fiji alle Bahamas alla scoperta degli oceani e della loro microfauna, spettacolare come un universo segreto e minacciata dall’uomo. Rincorrendo appuntamenti rari, che avvengono al massimo una volta all’anno, Cousteau trascina gli spettatori in un’esperienza immersiva e tecnicamente sofisticata, ma anche preoccupata, perché il legame tra la salute delle specie marine e la salute del nostro pianeta è ancora lontano dall’essere conosciuto nella sua forza e necessità. Realizzato con tecniche di ripresa 3D 4K in macro e slow motion per catturare le immagini delle piccole creature marine mai viste prima.
al termine della proiezione, incontro con Giulio Caresio, Mondapnea Torino
proiezione rivolta alle Scuole secondarie di I grado
CAJ
Cinema Centrale – ore 9.00
Il grande Nord
di Nicolas Vanier (Italia, Francia, Canada, Svizzera, Germania 2004, 94’)
Norman Winther è un cacciatore che vive sulle Montagne Rocciose dello Yukon. È uno degli ultimi avventurieri a mantenere un rapporto con l’ambiente che lo circonda, a conoscere la natura, i suoi equilibri e a rispettarli. La sua vita si consuma tutta sulle montagne, insieme alla moglie Nebaska e ai fedeli cani da slitta. La sua guida ci conduce in un mondo ancora regolato dallo scorrere delle stagioni, composto di inverni rigidi e spietati, tempeste improvvise, attacchi di orsi e di lupi con cui fare i conti ogni giorno…
al termine della proiezione, incontro con Leonardo Bizzaro, giornalista e alpinista
proiezione rivolta alle Scuole secondarie di I grado
CAJ
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 9.30
CliC2 – La Scuola cambia il clima
Dopo la positiva esperienza del 2017, il progetto CliC2 pone nuovamente la scuola al centro di un percorso sul tema della sostenibilità idrica e ambientale. CliC2 – rivolto quest’anno agli studenti dei tre gradi d’istruzione – affronta i temi dell’impatto del cambiamento climatico sulle risorse idriche e dell’impronta idrica.
CliC2 è un’iniziativa realizzata grazie al supporto finanziario dell’Autorità d’Ambito n. 3 Torinese e promossa da Hydroaid in collaborazione con Politecnico di Torino, Festival CinemAmbiente, MAcA Museo A come Ambiente e Associazione Volonwrite, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino.
iniziativa rivolta alle Scuole primarie, secondarie di I e II grado
CAJ
I.I.S. A. Avogadro – ore 9.00
Scuole EcoAttive, buone pratiche di sostenibilità
Il seminario è rivolto a dirigenti e docenti di scuole di ogni grado (dall’infanzia alle superiori) del Piemonte. L’incontro è dedicato alle scuole “eco-attive”, ossia alle azioni e attività concrete che le scuole, intese come organizzazioni oltre che come agenzie educative, possono intraprendere per essere promotrici di cambiamenti comportamentali rilevanti in senso ecologico.
Le scuole hanno un’importante responsabilità nell’affrontare la sfida dell’educazione ambientale di bambine, bambini e giovani. Esempi e pratiche hanno una valenza pedagogica profonda ed è pertanto importante accompagnare le iniziative e gli sforzi sul piano formativo con azioni concrete che promuovano e rinforzino cambiamenti comportamentali ed abitudini positive per la tutela dell’ambiente. Quali risorse esistono per lo sviluppo dell’educazione ambientale nelle scuole? Come organizzare la raccolta differenziate nelle scuole, dall’infanzia alle superiori? Si può eliminare dalla scuola la plastica usata per le bottigliette d’acqua? Come si possono orientare gli acquisti che ogni istituto scolastico effettua (dalla carta ai detergenti) in senso green? Acquisti ecologici comportano costi necessariamente elevati? Quali problemi si possono verificare nella realizzazione e gestione di un orto scolastico?
Queste alcune delle domande a cui sarà dedicata la mattinata, nella quale, oltre a presentare buone pratiche e ragionare sulle esperienze esistenti anche in chiave critica, si intende lanciare la proposta della costruzione di una vera e propria rete di scuole eco-attive sul territorio piemontese.
Alla giornata parteciperanno rappresentanti di associazioni ed enti che si occupano di ambiente, formazione e promozione di progetti educativi ambientali sul piano locale e nazionale.
Prenotazioni: junior@cinemambiente.it
CAJ
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 10.00
Océans, le Mystère plastique
di Vincent Perazio (Francia 2016, 53’)
Solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Del restante 99%, stimato intorno a centinaia di migliaia di tonnellate, si sa ancora troppo poco. Una sorta di buco nero che lascia intravedere un dramma ecologico. Non essendo biodegradabile, la plastica non scompare, semplicemente si rompe in microparticelle tossiche, in gran parte invisibili all’occhio umano. Tale processo di trasformazione sta dando vita a un nuovo ecosistema: la platisfera. Si affaccia così, sempre più urgente, la necessità di indagare il fenomeno e le sue conseguenze: dove si trovano queste particelle? Ingerite dagli organismi o depositate sul fondo marino? E qual è il loro impatto sulla catena alimentare?
al termine della proiezione, incontro con Franco Borgogno, giornalista, fotografo, guida naturalistica
proiezione rivolta alle Scuole secondarie di II grado
CC
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 16.00
ECOANIMAZIONE
Tra bambini che non hanno mai visto la Luna e segugi che lanciano ululati elettrici, prende forma un mondo dalle atmosfere inquietanti e poetiche al contempo. Drammatici scenari di un prossimo futuro si intrecciano a diari intimi e contemplativi di un passato ingombrante che si dissolve in un presente dalle tinte surreali. Un viaggio fantastico, a tratti ironico e sarcastico, che ci conduce senza scappatoie di fronte all’insensatezza del reale: la crisi della biodiversità causata, per la prima volta, dall’essere umano.
Alegría
di Katalin Egely (Ungheria 2018, 4’)
L’antico paradosso che separa l’Uomo e la Natura. In realtà siamo tutti parte della stessa lotta e della stessa armonia, di una danza frenetica di euforia e accettazione.
Debris
di Kaide Wang (Regno Unito 2018, 3’17”)
L’industrializzazione, l’urbanizzazione e le trasformazioni sociali della Cina osservati e annotati in un diario dall’autrice.
Flat Dog Town
di Max Andersson (Germania 2017, 6’32”)
Una specie in via di estinzione che lotta per la sopravvivenza, alcuni rulli di Super8 scaduti… poesia di strada a Berlino.
On the Cover
di Yegane Moghaddam (Iran 2018, 4’20”)
Una foresta, un fotografo naturalista e un gruppo di animali che si mettono in posa per uno scatto da copertina prima dell’estinzione.
Rhizoma
di Santiago Pérez Rodríguez (Belgio 2018, 3’)
Segugi e antenne di trasmissione, frequenze di carne e ululati elettrici. Un’atmosfera inquietante in cui l’animale, l’organico e l’industriale si fondono.
Uno strano processo
di Marcel Barelli (Svizzera 2018, 9’58”)
«Ho sempre voluto fare un film SULLA caccia… anzi, CONTRO la caccia! Ma non è così semplice con una famiglia di cacciatori…»
The Sky Underwater
di Maria Galliani Dyrvik (Norvegia 2018, 10’20”)
2050: la città di Bergen è sommersa dalle acque del mare, protetta da una gigantesca cupola di vetro. Un gruppo di bambini si avventura in superficie per vedere la Luna per la prima volta.
Welcome to the Sixtinction
di Chiara Cant (Italia 2018, 3’18”)
Duecento specie animali si estinguono ogni giorno. Le nostre scelte, le nostre azioni e la nostra abilità a reagire ai drammatici problemi del nostro Pianeta… Benvenuti nella Sesta estinzione.
A World that Flew away on the Back of a Cow
di Wojciech A. Hoffmann (Polonia 2018, 7’)
In un mondo di automobili e asfalto, due contadini vengono salvati da una mucca e una gallina.
CIOH
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 16.00
Secrets in the World’s Largest Forest
di Ryszard Hunka (Canada 2017, 53’)
La vita segreta della Foresta Boreale che, estendendosi dall’Alaska alla Russia, passando per il Canada e la Scandinavia, costituisce da oltre 10.000 anni il più grande ecosistema del mondo, insieme alle Foreste Tropicali. Un’esplorazione originale e suggestiva che, grazie all’ausilio di scienziati ed ecologisti, mostra le stupefacenti relazioni che si instaurano tra la grandi varietà di specie arboree: gli alberi comunicano tra loro, formano alleanze e si uniscono per affrontare gli elementi smentendo l’opinione comune che li ritiene esseri solitari. Attivano vere e proprie connessioni sociali che permettono loro di prosperare in condizioni difficili e di condividere cibo e acqua attraverso le loro radici. Quanto questa straordinaria forza della natura riuscirà a proteggersi dall’assalto dei cambiamenti climatici?
al termine della proiezione, incontro con Maria Lodovica Gullino (professore ordinario di Patologia vegetale, Università di Torino)
CIOH
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 17.00
Take Light
di Shasha Nakhai (Nigeria 2018, 58’)
Sebbene la Nigeria abbia la più grande riserva di gas naturale in Africa e sia il maggior produttore di energia, più del 50% della sua popolazione non ha accesso all’elettricità. A Port Harcourt, un importante hub di raffinazione nel Delta del Niger, i blackout sono la norma; elettricisti professionisti e improvvisati rischiano costantemente la vita sulle linee elettriche per guadagnare l’indispensabile alla sopravvivenza delle loro famiglie. Storie di vita di gente comune tessono il racconto di un aspetto poco noto della società nigeriana, dove in molti manifestano la propria rabbia attaccando metanodotti e centrali in disuso. Un film sulla crisi energetica, sulla lotta per il potere, sulla tensione tra governi attuali ed eredità coloniale. Un grido di denuncia e al contempo di speranza verso un’economia più egualitaria e sostenibile.
P
Centro Studi Sereno Regis – Sala Poli – ore 17.00
Rare
di Furio Busignani (Italia 2019, 34’)
Un viaggio per l’Italia che racconta le storie di sette donne molto differenti tra loro eppure accomunate da un percorso intrapreso in solitaria e nel totale rispetto per la terra, scelta come ambiente lavorativo e progetto di vita. Ritratti contemporanei che rendono omaggio a tutte quelle donne che, prima della migrazione degli anni Settanta verso le fabbriche delle grandi città, rappresentavano l’anello forte dell’economia familiare rurale. Erano loro a governare le stalle, a mungere, a lavorare i campi, a produrre con attenzione la semenza scegliendo le colture migliori, a creare piatti poveri e senza spreco, oltre ad essere madri e mogli. Oggi, Alessia, Sara, Claudia e le altre, malgrado le avversità, sono determinate e appassionate nella loro volontà di ripopolare territori dimenticati e di restituire una conoscenza rurale antica.
al termine della proiezione, incontro con il regista, Laura Cima (femminista ed ecologista) e Giorgia Serughetti (ricercatrice, Dipartimento di Sociologia, Università di Milano Bicocca). Modera Elisabetta Chiacchella (docente di Lingua italiana all’Università per stranieri di Perugia)
P
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 17.30
Global Thermostat
di Arthur Rifflet (Francia 2018, 52’)
Sotto la pressione del riscaldamento globale, la geoingegneria e i cambiamenti climatici su larga scala sembrano non appartenere più esclusivamente all’immaginario fantascientifico. Progetti come lo Stratospheric Aerosols Injections e il Marine Cloud Brightening per la gestione delle radiazioni solari, e gli impianti DAC (Direct Air Capture), capaci di separare e stoccare anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria, aprono nuove stupefacenti prospettive per il futuro. Gli scienziati, infatti, stanno testando diverse tecnologie che ritengono possano essere in grado di rallentare, o persino invertire gli effetti del riscaldamento globale, intervenendo deliberatamente sul clima. Ma come funzionano realmente questi strumenti e quanto sono fattibili? E soprattutto, la loro applicazione contempla l’eventualità di rischi per il Pianeta?
al termine della proiezione, incontro con il regista, con Silvia Onidi (coordinatore della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino) e Guido Satta (Commissione Ambiente dell’Ordine Ingegneri di Torino)
EE
Pinacoteca Albertina – ore 17.30 – inaugurazione della mostra
Progetto artistico Intrecci ambientali
a cura di Cristina Giudice con il gruppo Noname
CDI
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 18.15
Mirabilia Urbis
di Milo Adami (Italia 2018, 19’)
Viaggio tra le fotografie, le lettere, i ricordi, i pensieri e gli articoli di Antonio Cederna (1921-1996), giornalista e intellettuale tra i padri dell’ambientalismo italiano, il quale ha dedicato la propria vita a sensibilizzare il Paese per uno sviluppo nel rispetto della qualità di vita delle persone e nella tutela dei vincoli paesaggistici e storico artistici. “Pianificare è modernità”, amava ripetere. E così, come rileggendo gli appunti di un taccuino privato, in un tempo sospeso tra passato e presente, la voce del figlio Giuseppe torna sulle memorie lasciate dal padre, guidato dalle sue battaglie, dai suoni e dai filmati d’archivio, nonché dalle immagini dei grandi insediamenti urbani e commerciali edificati a Roma nell’ultimo decennio.
al termine della proiezione, incontro con il regista e Giulio Cederna (giornalista)
La patente
di Giovanni Gaetani Liseo (Italia 2019, 41’)
Domenico ha diciotto anni e fa il pastore. Vive in una fattoria sulle montagne siciliane, insieme al padre, alla madre e al fratello. Lavorano tutti nei campi, come si faceva una volta. Il tempo è scandito dai ritmi della natura e degli animali accuditi. Il ragazzo trascorre tutte le sue giornate al pascolo con il suo gregge, immerso nei suoi pensieri, nascondendo segretamente un sogno: ottenere la patente di guida. Decide di iscriversi all’autoscuola, ma la distanza che lo separa dal paese, gli orari rigidi imposti dal suo lavoro e le incombenze quotidiane lo mettono alla prova, rendendo più complicata del previsto la realizzazione dell’impresa.
al termine della proiezione, incontro con il regista
CC
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 19.00
ANIMALIA
Dalla spinosa questione del bracconaggio africano allo stupefacente quanto macabro esperimento di uno zoo danese, dal rapporto di solidarietà che unisce una donna a una chiocciola al vivace galletto protetto da una bizzarra famiglia in un angusto appartamento indiano, un insolito viaggio che esplora diversi modi di coesistenza tra il regno animale e l’Uomo. Brevi storie che affrontano problemi di notevole portata etica e aspetti della vita nella sua dimensione privata, per sottolineare quanto i due esseri siano profondamente legati.
In a Lion – Wnętrze Lwa
di Karol Lindholm (Polonia 2018, 12’)
In uno zoo danese viene offerto al pubblico uno spettacolo unico: un viaggio esplorativo nelle interiora di un giovane leone. Ma non tutti gli spettatori ne sono affascinati…
Sides of a Horn
di Toby Wosskow (USA 2018, 17’04”)
Sud Africa. Due cognati si fronteggiano su opposte barricate nella guerra dichiarata dallo Stato al bracconaggio.
The Sound of a wild Snail eating
di Elisabeth Tova Bailey (USA 2019, 15’)
Una donna costretta a letto da una misteriosa malattia, una chiocciola che appare all’improvviso nella stanza. Insieme compiono un viaggio di sopravvivenza e resilienza.
Tungrus
di Rishi Chandna (India 2018, 12’56”)
Un gallo dalla personalità volitiva sconvolge la vita quotidiana di una famiglia indiana che vive in un quartiere periferico di Mumbai.
al termine della proiezione, incontro con Franco Andreone (zoologo, Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino) e Valentina Isaja (direttore scientifico del bioparco Zoom)
EE
Blah Blah – ore 19.00
Requiem Naturae
Requiem Naturae, concerto per paesaggi sonori e strumenti acustici di Fabio Battistetti, che ci pone in ascolto della natura come fosse una sinfonia. L’attacco struggente dei requiem a cui si ispira apre al canto degli uccelli e man mano alle voci del paesaggio, accompagnate da accenti di strumenti musicali e dal suono di carrube, pigne, rami e foglie.
CID
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 20.00
Ubiquity
di Bregtje Van Der Haak (Paesi Bassi 2018, 82’)
La densità delle reti digitali è in espansione e a breve l’intero globo sarà costantemente connesso. Ma mentre i vantaggi di tale sviluppo sembrano essere ovvi, oscuri sono i suoi effetti sulla salute e per alcuni soggetti particolarmente sensibili le onde elettromagnetiche costituiscono un attacco implacabile. Con una cinepresa analogica Bolex, la regista segue il destino di tre persone “in fuga” dalla connettività, mostrandoci una prospettiva opposta ai confortanti spot pubblicitari di smartphone e dispositivi intelligenti. Dal Giappone ai Paesi Bassi passando dalla Svezia, il mondo visto attraverso gli occhi di coloro i quali, intrappolati in una rete invisibile, si ammalano a causa dell’elettromagnetismo, trovandosi costretti a fare scelte dolorosamente radicali e ad allontanarsi dalla modernità.
al termine della proiezione, incontro con la regista, Paolo Orio (presidente Associazione Italiana Elettrosensibili) e un esperto di Arpa Piemonte
CDI
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 20.45
Il sorriso del gatto
di Mario Brenta, Karine De Villers (Italia 2018, 60’)
Uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nella strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Tra ricchezza e povertà, tra omologazione e perdita d’identità, tra realtà e illusione, nient’altro che una grande favola, un inganno, una menzogna collettiva di cui la rappresentazione della vita quotidiana ne diventa l’inquietante metafora. Inquietante come il sorriso del Gatto di Alice nel paese delle meraviglie, il quale, alla richiesta di aiuto della bambina per trovare la strada che la conduca fuori dal bosco, risponde con il suo caratteristico ghigno: «Tutto dipende da dove vuoi andare». La voce narrante è di Marco Paolini.
al termine della proiezione, incontro con i registi
CID
Cinema Massimo – Sala Cabiria – ore 22.30
Youth Unstoppable
di Slater Jewell-Kemker (Canada, Usa, Nepal, Messico 2018, 87’)
A quindici anni, la giovane Slater, con una macchina fotografica, lo sguardo appassionato e attento, inizia a seguire i summit internazionali sull’ambiente, ne carpisce lo spirito, li documenta. Nel tempo, quanto iniziato come sorta di reportage esplorativo si sviluppa in un documentario intimo e al tempo stesso militante, facendosi testimonianza diretta della crescita di un movimento senza precedenti, in gran parte sconosciuto e incompreso: le nuove generazioni reclamano soluzioni immediate e decisive per combattere il cambiamento climatico. Un ritratto coinvolgente che racconta la lotta e le strategie di una gioventù consapevole del poco tempo a disposizione, dell’eredità di politiche economiche dannose, dettate dall’interesse di pochi, e che non è affatto disposta ad assistere nella frustrazione alla deriva del proprio futuro.
al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogano via Skype con la regista
CIOH
Cinema Massimo – Sala Soldati – ore 22.30
Useless
di Rakel Garðarsdóttir e Agusta M. Olafsdottir (Islanda 2018, 55’)
Una giovane madre islandese, avvertendo la questione della produzione dei rifiuti in tutta la sua problematicità sociale e ambientale, cerca di analizzarne i meccanismi per capire quali cambiamenti attuare nel proprio quotidiano. In particolare concentra la sua attenzione sugli sprechi nel consumo alimentare e nell’industria della moda. Attraverso interviste con vari esperti, designer, attivisti e manager industriali, oltre a far luce sul problema, vengono offerte soluzioni efficaci, in grado di portare a una significativa riduzione degli sprechi. Uno sguardo positivo, concreto e lungimirante; un atto di sensibilizzazione per indurre a comprendere che anche piccoli aggiustamenti alle nostre abitudini possono generare un impatto positivo sul nostro Pianeta.
al termine della proiezione, gli studenti del Laboratorio di Comunicazione ambientale dell’Università di Torino dialogano con le registe
L'articolo Lunedì 3 giugno al 22° Festival Cinemambiente proviene da Quotidiano Piemontese.
admin admin
On-line dal 02-06-2019 questa pagina
è stata consultata da 364 visitatori univoci.
Aggrega contenuto