Il blues è talmente essenziale che non condividerlo è un delitto, diceva Luigi Tempera, scomparso lo scorso 25 novembre a quarantanove anni. Chitarrista, compositore e cantante dal respiro colloquiale - non a caso una delle sue formazioni-tipo l’aveva battezzata Blues Conversation - Tempera aveva scelto la musica come mezzo per rapportarsi con il genere umano.
Per Luigi il blues era un veicolo primario per la crescita e la socializzazione: schiere di allievi ricordano con affetto la sincerità e la dedizione con le quali metteva la musica a disposizione dei più giovani. Come organizzatore si era battuto contro difficoltà finanziarie, logistiche, burocratiche di ogni tipo per far crescere la sua creatura più cara, il Beinasco Blues and Jazz Festival, di cui è stato direttore artistico per quattordici edizioni. Come musicista si è confrontato con personalità di primo piano del jazz e del blues, muovendosi per l’Italia tra club, festival, studi di incisione e manifestazioni letterarie.
Gravemente segnato nel fisico, ha voluto essere fino all’ultimo a portata di microfono, radunando amici e colleghi anche solo per qualche brano, qualche svisatura, qualche passaggio. Aver colto lo spirito della jam session resterà una delle sue testimonianze più preziose: il segreto per non restare soli.
3 dicembre 2014 ricordo di Edoardo "Catfish" Fassio.
La valigia Blu - nel ringraziare l'amico Catfish per la preziosa collaborazione - Vi anticipa che sabato 7 febbraio 2015 ci sarà un concerto in onore/memoria di Luigi Tempera al Cafè des Arts a Torino. Prossimamente dettagli più precisi.
ph di Claudio Togni - Luigi al Cafè des Arts (To) 20 settembre 2014
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