Ultimamente sto avendo a che fare in veste di presidente di Soluzioni InformEtiche con con molte aziende che come noi lavorano in modo etico su vari temi/oggetti (pc/notebook ricondizionati, lavatrici, riparazioni).
Molte mi hanno piacevolmente stupito, non solo per la cura con la quale lavorano, ma anche per il rispetto che hanno dimostrato verso di noi (come associazione) ma soprattutto verso l' ambiente.
Le scelte etiche molte volte vanno controcorrente rispetto al "lucro".... Questo di solito è vero, ma solo se non abbiamo visto il tutto nel modo giusto!
Esistono però aziende etiche che allo stesso tempo sono riuscite anche a migliorare il loro processo decisionale, come ad esempio Red Hat (per questa parte ho preso spunto da qui).
Quest'azienda non solo si occupa di open-source fatturando la bellezza di 3,4 Miliardi, quindi non è solo «aperta» nelle proposte economiche ma lo è anche nella gestione aziendale.
Partendo dal loro mantra: «Best ideas win», le buone idee vincono, sono riusciti a trovare una procedura collaborativa "inclusive", collaborando con tutte le sedi in tutto il mondo, in cui chiunque abbia le migliori idee possa essere incluso nel processo decisionale. Così facendo «ci si sente parte di una comunità riconoscibile», citando Rebecca Fernandez (addetta alla cultura open source dell'azienda), «per cui ci sono persone all'interno di Red Hat che fanno cose solo perché ci credono, fanno video, rilasciano testimonianze, e li pubblicizzano non perché qualcuno li costringa: solo perché vogliono farlo»,
Parte di questo "stile" si chiama Open decision framework
Ne deriva che l'idea vincente deve essere supportata da tutti, anche coloro che all'inizio avevano proposto un'idea contraria. Ovviamente vengono vagliate tutte le idee e si fa in modo ché l'idea vincitrice venga supportata al meglio da tutti. Serve una certa maturità Non è certo facile da digerire ma a quanto pare in Red Hat funziona.
Forse qui in Italia esistono (ancora) poche realtà come Red Hat ma comunque andare incontro al nostro ennecalogo non è cosa facile soprattutto se sei un'azienda per cui abbiamo deciso di premiare tutti quelli che ci riescono.
Già perchè sono davvero pochi quelli che si muovono, senza il lucro. Ma esistono ... Persone come Marco (di LabGenius) sempre attivo nei Restart Party, trova il modo e soprattutto il tempo di insegnare agli #Artigian(ell)iDigitali ed agli #InformEtici condividendo le sue prezione conoscence. L'unico al momento in grado di riparare dove gli altri non ci provano nemmeno.
Christian di Bit4k che oltre ad aver compreso le potenzialità di uno dei giovani studenti degli #Artigtian(ell)iDigitali assumendolo, ha fornito hardware rigenerato all'intero Engim con prezzi davvero sostenibili ed ha deciso (trovando il modo giusto e possibile per un'azienda) di sostenere economicamente con donazioni il progetto del Refurbishing degli Informetici e degli #Artigian(ell)iDigitali. Insieme a Vladimir (sempre di Bit4k) che trova il tempo di dispensare preziosi consigli per migliorare le nostre attività di sua spontanea volontà.
Ma ancora Domenico (di Officine Brand) che oltre ad aver creato una piattaforma social sostenibile (questa da cui vi sto scrivendo) impiega il suo tempo per condividere e sostenere tutte le nostre attività, prodigandosi per trovarci partner e contatti utili per portare avanti la nostra missione.
Tutti loro hanno anche stabilito delle convenzioni (le puoi trovare nelle rispettive pagine) che Vi permettono anche di risparmiare comprando i loro prodotti e servizi, ma non sono gli unici ... Sono sicuro ne esistono tanti altri "li fuori" che dovrebbero/potrebbero o anzi "meriterebbero" di far parte della Nostra Rete. Se pensi di essere uno di loro contattaci.
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