A metà degli anni '70 , il 77 per la precisione, dalle pagine di una certa rivista porno si leva un grido: "IFIX TCEN TCEN" che cos'è ? uno slogan per la promozione di preservativi? un grido d'amore? no solo l'urlo orgasmatico di un alieno giunto sul nostro pianeta a seguito di un incidente e proveniente ovviamente dal pianeta EROS e che ha sembianze umane, in quanto non puo respirare l'aria del nostro pianeta deve usare un corpo umano, della porno star di origini francesi "Gabriel Pontello" il protagonista per quasi venti anni, dal '77 al '97 circa, di "SUPERSEX" la rivista fotoromanzo porno per antonomasia per chi soprattutto ha vissuto gli anni 70/80, un ricordo fatto di pruriti erotici giovanili. Un universo narrativo fatto di situazioni da "spy stories", una sorta di 007 porno che ha a che fare con i peggio malviventi sistemati a suon di cazzotti e signorine salvate e coccolate a suon di..beh potete immaginare benissimo, dove nulla è lasciato all'immaginazione. La peculiarità era legata a questa particolare esclamazione che il protagonista "tira fuori" in ogni situazione erotica L'IFIX TCEN TCEN!! che fa venir voglia anche a quelle che sono cattive e nemiche e prima esclamano:"..strano prima volevo ucciderti...ora voglio fare l'amore.." si vabbè l'amore....In breve, seppur nascosto sotto il letto, dietro un mobile o tra le pagine di documenti riservatissimi, in breve diventa uno degli sfoghi piu amati dagli onanisti di tutte le età del decennio 70/80.
Supersex è stato il mito di molti giovani dell'epoca a cominciare da Rocco Siffredi, ed oggi le copie sono motivo di ricerca da parte dei collezionisti di una delle pagine piu divertenti della storia della pornografia "fumettata" si perchè alla fine di questo si tratta, di fumetti il cui punto massimo è la scena esplicita. Se a un certo punto le pubblicazioni cessarono, ormai l'home video arrivato alla portata di tutti invecchia il prodotto cartaceo, figuriamoci poi nell'era digitale, quello che per l'appunto rimane è il mito, incarnato in questo caso da un band "hard core" dove il nome è proprio quello di "IFIX TCEN TCEN".
Quel grido diventa sinonimo di una delle formazioni torinesi piu interessanti degli anni ottanta, un omaggio che il chitarrista Batterio ed il cantante Luca Abort vollero fare a canzoni dei Beatles e altri classici della disco settanta da loro amati, con l'aggiunta di jingle pubblicitari e sigle TV, il tutto raccolto in un album intitolato "LIQUID PARTY" pubblicato nel 1989 su un vinile picture psichedelico che riuscì a vendere oltre 11000 copie, grandissimo risultato per una produzione realmente e totalmente indipendente, i live act poi sono un qualcosa di zappiano grazie anche ad un eccelso livello tecnico, per dire , il batterista Maurizio detto "il Gatto" suonava per il Teatro Regio di Torino e per l'orchestra di Augusto Martelli, ma anche grazie alle performance di Luca alla voce che ne facevano un evento sempre sorprendente. Quelle sonorità un po hard-core e un po Stooges, oggi forse ri-arrangiate e prodotte da professionisti potrebbero raccogliere consensi ancora piu importanti, ma il carattere e la spontaneità delle persone a volte possono porre dei limiti anche quando il genio e li a portata di mano, ma allo stesso tempo la spontaneità invece è il valore aggiunto che ha prodotto questo disco anomalo. Luca Abort rimane una figura underground in assoluto,che se fosse nato in Inghilterra o oltreoceano, probabilmente sarebbe celebrato come solo alcuni eroi del rock'n'roll lo sono , per la sua carica irriverente e l'energia sul palco oltre che per le qualità di grafico e sarcastico ,quando non acido, autore di testi.
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