Attore, regista, sceneggiatore, comico, cantante e doppiatore italiano sbalorditivo. L'omaggio a lui dedicato è tratto dal sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Collodi e trasmesso per la prima volta nell'aprile del 1972.
Imitare tanta grandezza è impossibile ma non appena ci metti del tuo rischi di apparire supponente a cambiare un capolavoro. Eppure se c'è una cosa che personaggi della caratura di Nino Manfredi ci hanno insegnato è proprio immedesimarsi in ogni azione sera prendersi troppo sul serio.
"che va in giro per il mondo, che pretende di pensare e su tutto ragionare" canta l'ultima frase del ritornello. Strano associare queste parole al "bugiardo" Pinocchio, quasi come se le bugie fossero mezzo ma non fine delle avventure del bimbo-burattino. Poco importa che sia detta a fin di bene o con dolo, la bugia cambia - in peggio - il suo creatore ancor prima di planare sulla realtà.
Pinocchio sbaglia, altroché se sbaglia e lo farà un sacco di volte ma perconseguire un fine alto, la conoscenza. L'esperienza diretta che va contro il sentito dire, la comprensione contro il dogma dell'adulto o della legge (e perchè no, della società?), la curiosità contro l'appiattimento emotivo/intellettivo. Geppetto stesso ci dice "debbo dirvi in confidenza che com'è, non mi dispiace, mi è riuscito proprio bene, più lo vedo e più mi piace."
Aggrega contenuto