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Amministratore
di Manfredo Pavoni Gay.
A 10 giorni dalla penosa votazione alla camera federale del Brasile che ha decretato l’apertura dell’impeachment (o golpe tecnico) per la presidente Dilma Roussef, e a 4 giorni dal voto del Senato quest’ultimo definitivo, i movimenti sociali gli studenti medi e universitari il Fronte Brasil Popular contro il golpe stanno occupando scuole, università, strade e piazze in tutto il Paese.
Una buona notizia di oggi e che il golpista evangelico, fondamentalista, antiabortista e sciovinista Eduardo Cunha casualmente Presidente della Camera Federale è stato sospeso dal suo incarico dai giudici del Tribunale Federale Supremo, una sorta di Corte Costituzionale Italiana per crimini di corruzione, è accusato di aver sottratto illegalmente 5 milioni di dollari e di averli poi depositati in un conto svizzero per non pagare le tasse in Brasile.
Le cattive notizie invece sono che due militanti del Movimento Sem terra sono stati uccisi la settimana scorsa dalla polizia militare (famosa ai tempi della dittatura) e una militante del Movimento Sem Techo è stata ferita allo stomaco ieri a Sao Paolo durante una manifestazione. Il proiettile è partito da un poliziotto della Policia Militar che non era in servizio e che per fortuna è stato arrestato in flagrante.
Non so se i nostri media hanno fatto vedere la sceneggiata da basso impero dei deputati, additati, al servizio dell’agrobuisiness, della Monsanto e della classe imprenditoriale brasiliana. Orchestrati dall’ineffabile Presidente della Camera Eduardo Cunha hanno deciso l’impeachment alla Camera contro la presidente Dilma. Un teatrino dove i deputati, come marionette, prendevano la parola per la loro dichiarazione di voto in nome di Dio, della patria, della famiglia, figli, zie, sorelle e votavano gridando il loro si per la rimozione della Presidente. Una scena che ho seguito personalmente per ore e che ha provocato un senso di nausea in tantissimi brasiliani.
Dai gruppi di discussione delle reti sociali, centinaia di messaggi notizie foto e post affollano i telefonini. Un movimento dal basso che discute, improvvisa manifestazioni e sit in con blocchi, e che sembra crescere giorno dopo giorno. Il paese si è svegliato dopo le politiche forse ambigue del Pt, un partito che da un lato ha sostenuto l’università e i Sem Terra, “la democratizzazione della polizia”, mentre dall’altra parte ha accontentato agrobuisness e sviluppo neo liberale. Il popolo ora sembra capire che in gioco ci sono almeno 10 anni di conquiste sociali che potrebbero essere brutalmente cancellate, per soddisfare, come scrive il leader dei Sem Terra Stedile “gli appettiti dei potenti che vogliono diminuire il costo della manodopera abbassando il salario minimo già molto basso, svendere all’estero le ricchezze naturali e ricollocare l’economia all’interno di interessi generali di imprese e capitali”.
Tra 4 giorni vedremo cosa accadrà in senato ma la mia sensazione da qui è che la mobilitazione è ampia e diffusa, spontanea e partecipata. Se Dilma sarà estromessa dal suo carico non è difficile prevedere un massiccio sciopero generale che fermerà produzione, scuole, università, trasporti, aerei, porti, perchè la maggior parte della popolazione oltre alla lotta contro la corruzione non vuole essere ricacciata ai tempi bui della dittatura dove si bruciavano i libri e si arrestava e torturava qualsiasi forma di pensiero divergente. Dopo il golpe in Paraguay e in Honduras la destra troverà sulla sua strada un blocco popolare, culturale e anche etnico, come indigeni e afrodiscendenti, che non vuole essere ricacciato indietro.
Intanto questa mattina alle ore 5 di venerdì 6 maggio la polizia di San Paolo ha sgomberato con la forza due istituti superiori occupati. Gli studenti sono stati trascinati fuori presi a calci e manganellati e un giornalista de Diário do Centro do Mundo è stato ferito gravemente. Degli studenti che occupavano le università, 50 sono stati arrestati e decine e decine sono i feriti. Lo sgombero violento e stato voluto dal governatore del PMDA Joachim Alckim.
(M.P.G 6.5.16)
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