Il Piemonte è la Regione dell’Arsenale della Pace – Sermig. Così stabilisce la legge approvata oggi all’unanimità in sede legislativa dalla Commissione Bilancio, presieduta da Vittorio Barazzotto, che in armonia con il dettato costituzionale e le disposizioni statutarie individua quali valori fondanti per il Piemonte l’educazione alla pace e alla nonviolenza, la cultura dell’accoglienza, della coesione sociale, l’integrazione e la cooperazione tra i popoli. Tra le disposizioni, anche l’installazione, ai confini regionali, di 16 cartelli e insegne stradali con l’indicazione “Piemonte – Regione dell’Arsenale della Pace” e lo stemma della Regione.
“Nel 1964 a Torino un luogo di guerra, un arsenale, veniva trasformato in un luogo di pace. Da allora – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti – il Sermig-Arsenale della Pace è diventato un simbolo di accoglienza, solidarietà, fratellanza. Qui tanti giovani hanno praticato concretamente il bene verso il prossimo e hanno imparato come la pace rappresenti la condizione indispensabile per la civiltà ed il progresso. Il Semig-Arsenale della Pace, e il suo fondatore Ernesto Olivero, si sono fatti continuatori della straordinaria eredità dei Santi Sociali declinandola in linguaggi nuovi adatti ai tempi moderni. In un mondo dove si costruiscono muri, l’Arsenale della Pace apre le sue porte ai più deboli; in un mondo dove prevale l’individualismo rancoroso, l’Arsenale della Pace dimostra il valore e la forza dell’essere comunità. Per questo la decisione di legare la Regione Piemonte all’Arsenale della Pace ha una forte valenza simbolica, vuole essere un segnale di speranza lanciato alle giovani generazioni”.
Relatori del provvedimento, Domenico Ravetti (Pd) per la maggioranza e Davide Bono (M5s) per l’opposizione.
Aggrega contenuto