È un vero peccato, ed uno spreco d’energia positiva, quando un pensiero che potrebbe cominciare ad essere sovversivo e rivoluzionario, sbaglia strada e si ritrova di colpo sullo stesso terreno di ciò che cerca di combattere: solo con la divisa di colore diversa dal suo avversario e destinato a perdere sempre, a fare la parte del più debole, di chi supplica di poter giocare a un gioco del quale non accetta le regole.
È ciò che succede ai cosiddetti atei. Impegnati a sbeffeggiare i credenti su forum e commenti dei social, si imputano su concetti ormai percepiti falsi già dai bambini dell’asilo e credono di essere più furbi di quattro sfigati da oratorio perché loro ragionano con la loro testa. Che loro testa non è: è un libro di scienze, è Illuminismo, è Darwin: tre tra le cose più dannose per l’intera umanità. E non propongono una nuova religiosità, contestano quella degli altri. Si noti: s’accaniscano contro il Dio cattolico dei Cristiani, le altre religioni passano quasi inosservate, se non qualche critica ad un Islam imparato al Tg1. Rosicano dell’assenza di un Dio. Insomma, fanno la controparte dei credenti, non un’altra parte.
Stesso si dica per i comunisti (non quelli autentici, ahimè, quattro o cinque sparsi per il mondo): rosicano per chi il capitale ce l’ha, odiano, giustamente, i capitalisti, propongono (parlo con approssimazione della teoria vera e propria) un anti-modello capitalista e non un altro modello. Non appena qualcuno, chissà come (vedasi per mezzo di un seggio elettorale), passa dalla parte dei ricchi, ecco che continua semplicemente a giocare allo stesso gioco: solo dalla parte dei vincitori.
E di esempi ce ne sarebbero a milioni, ovviamente.
L’ultimo che mi viene in mente è rappresentato dai vegetariani, ormai comunità di pensiero potentissima e che sarebbe pronta a farmi a pezzi come una mela per quanto sto per dire, ma per fortuna nessuno legge i miei articoli, quindi non rischio molto. Nonostante la loro lodevole scelta di non mangiare carne e dunque risparmiare (non è così) la vita a innocenti animali o le loro battaglie perché questi vengano trattati con maggiore dignità o le più o meno bufale sulle malattie mortali causate dal consumo di carne, temo non capiscano una cosa: se da lassù permettono, incoraggiano e fomentano tutto questo e fanno dilagare la visione di Peppa Pig ai bambini (che poi si sentiranno assassini a mangiare maiale; questa è una mia paranoia nda) è solo perché un giorno, ad esempio, la Monsanto guadagnerà più su frutta e verdura che non sugli animali: ad oggi, non si possono brevettare.
Aggrega contenuto