Serata preziosa quella di ieri sera 12 marzo, con Luca Allais di Aspromiele e Silvia Somale dell’azienda apistica “Pratorosso”.
Grazie al loro aiuto, il pubblico in sala ha potuto scoprire alcune delle meravigliose peculiarità delle api e dell’alveare, il “macrorganismo” che complessivamente ricorda, per alcuni comportamenti, un mammifero!
Esistono forse da 120 milioni di anni le api, e da sempre svolgono una preziosissima funzione come impollinatrici e “spie di segnalazione” della qualità dell’ambiente. Solo negli ultimi due secoli, tuttavia, l’uomo ha instaurato con esse un rapporto di mutua cooperazione: a fronte dell’installazione e della cura dell’arnia, la “casa” dello sciame, l’apicoltore preleva il miele e le altre sostanze (polline, propoli, pappa reale e cera) prodotte in eccedenza nell’alveare e non necessarie alla sua sopravvivenza!
Insetto straordinario, insetto “sociale” per eccellenza- lo sciame è una società matriarcale, governata da una regina e costituita da circa 30.000 femmine, in cui i maschi svolgono una (breve!) funzione riproduttiva prima di essere scacciati-, le api comunicano con danze raffinate, segnalando alle loro compagne, grazie al riferimento del sole, la posizione dei migliori siti nettariferi.
Le api producono, nel periodo da “bottinatrici”, molte sostanze, tutte dotate di grandi proprietà per il benessere e la salute: propoli, pappa reale, polline e miele sono ricchi di oligoelementi, proteine e zuccheri, sono antibiotici naturali, sono ottimi integratori ed equilibratori alimentari, svolgono la funzione di antiossidanti ed antietà. Sono pertanto utilissimi, sia per la cura ed il mantenimento dello stato di salute, sia come cosmetici.
Ovviamente la funzione delle api non è solo e principalmente quella di produrre sostanze utili per l’uomo! Il loro contributo all’equilibrio ed al mantenimento dell’ecosistema è fondamentale, essendo i principali insetti impollinatori, responsabili della riproduzione della maggior parte delle piante; senza la loro azione, il nostro mondo sarebbe incredibilmente più brutto e più povero! Purtroppo questa loro funzione è messa a rischio, ultimamente da una serie di fattori avversi: parassiti, nuovi e pericolosi insetti “nemici”, inquinamento dell’ambiente.
Per questo occuparsi di api non è solo un’attività gratificante, od un investimento economico intelligente, ma è un atto di responsabilità e di amore per la Terra; Dalla Stessa Parte, nello scegliere di avviare, con il progetto “Bee Happy”, un’attività di apicoltura, ha bene presente questa responsabilità: il benessere delle persone con disabilità e disagio psichico passa anche attraverso l’avere un buon ambiente in cui vivere. E DSP, come impresa sociale, non può esimersi dall’impegnarsi per preservare la bellezza e la salute del proprio mondo naturale.
Ogni cittadino di buona volontà può, a suo modo, sostenere quest’impegno, partecipando alla campagna di raccolta fondi visitando il sito: www.fidalo.eu , donare online, su fidalo, è semplice e sicuro.
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