È di poco meno di un mese fa la pubblicazione del Decreto Cultura. Il provvedimento legislativo stabilisce norme straordinarie per la promozione del nostro patrimonio culturale, intervenendo su svariati settori con anche il sostegno di uno stanziamento di fondi straordinario (http://is.gd/OhR2TE).
Tra i punti più interessanti, la creazione di un “art bonus”, ossia di un credito di imposta per quei privati che investono come veri e propri mecenati nel recupero del patrimonio storico e architettonico pubblico, e la promozione di specifiche azioni per stimolare investimenti nel campo del cinema e della musica, oltre che la pianificazione di misure atte a favorire gli investimenti nel settore turistico e alberghiero e l’istituzione di un tavolo di studio per la riforma “tax refund” per individuare risorse da destinarsi alla promozione del turismo.
Buone prospettive, dunque, per quei privati e per quegli enti locali che si sapranno sfruttare queste opportunità e che saranno in grado di individuare scientemente i settori nei quali investire e le relative priorità di intervento.
Proprio oggi, sui quotidiani locali, la nostra amministrazione si mostra fiduciosa, prospettando, a partire da questo autunno, un piano di interventi che coinvolge anche i temi della cultura e del turismo. Le soluzioni proposte paiono significative e, soprattutto, di respiro internazionale.
Ma. C’è un ma. C’è che guardando il mondo dal nostro angolo di periferia, le visioni sono differenti e le risorse sono poche. Noi possiamo contare solo sul collaudato “elbow oil” (il nostrano olio di gomito), e allora ci guardiamo intorno, troviamo altri che hanno i nostri stessi obiettivi e ci inventiamo modi per promuovere il nostro territorio e per cercare di investire sulla cultura che hanno bisogno di energie “alternative”, quelle della voglia di fare e di mettersi in gioco per migliorare lo spazio che abitiamo.
Per esempio, con un concorso fotografico aperto a tutti, nel quale i partecipanti sono invitati a scoprire ed a raccontare con i propri occhi due pezzi di città, Borgo Campidoglio e Borgata Tesso, accomunati per storia e tessuto economico, oltre che caratterizzati da patrimoni architettonici e stilistici similari.
Non vi resta che partecipare! Scattate!!!
N.B. La scadenza è fissata alle ore 24:00 del 31/08/2014
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