Prende il via a maggio il programma di attività culturali che Intesa Sanpaolo presenta gratuitamente alla città di Torino nell’auditorium del suo grattacielo, in corso Inghilterra. Si tratta di un progetto articolato che consentirà ai cittadini di conoscere gli spazi dell’edificio ideato da Renzo Piano non destinati all’operatività tradizionale della banca.
Si inaugura con un omaggio a Natalia Ginzburg nel centenario della nascita della scrittrice, cresciuta a Torino, che è figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento. L’iniziativa è a cura di Giulia Cogoli.
Toni Servillo, Anna Bonaiuto e Lella Costa sono i tre straordinari attori della scena italiana che leggeranno alcune delle pagine più emozionanti di Natalia Ginzburg. Mercoledì 4 maggio, Toni Servillo leggerà Le piccole virtù: scritta nel 1962, questa raccolta di testi autobiografici e saggistici, ripercorre la vita della grande scrittrice, i suoi modi di ‘sentire’ fatti, cose, gesti, voci.
“Per quanto riguarda l’educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtú, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l’astuzia, ma la schiettezza e l’amore alla verità; non la diplomazia, ma l’amore al prossimo e l’abnegazione”. Martedì 10 maggio Anna Bonaiuto leggerà alcune pagine di Lessico familiare (1963): il romanzo autobiografico con il quale Natalia Ginzburg vinse il premio Strega e che ha avuto uno straordinario successo internazionale di critica e di pubblico.
“Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie! Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: – Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! non fate potacci!”. Mercoledì 18 maggio Lella Costa leggerà due delle undici commedie scritte fra il 1965 e il 1991: Ti ho sposato per allegria e La parrucca sono testi teatrali solo apparentemente comici, che rivelano la multiforme curiosità intellettuale della scrittrice.
“…Prima di incontrare te, sono stato sul punto di sposarmi almeno diciotto volte. Mi son sempre tirato indietro. Perché scoprivo in quelle donne qualcosa che mi dava i brividi. Scoprivo, nel profondo del loro spirito, un pungiglione. Erano delle vespe. Quando ho trovato te, che non sei una vespa, ti ho sposato.” (Ti ho sposato per allegria).
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