Il Premio Cesare Pavese, giunto alla sua 36a edizione, si avvia a un rilancio, adeguato alla figura dello scrittore e poeta, che fu anche direttore editoriale, creatore di una storica collana di saggi e traduttore. Il nuovo corso vede una giuria totalmente rinnovata e due nuove sezioni per premiare il lavoro di editori e traduttori, che si affiancano alle sezioni dedicate alle opere di saggistica e narrativa, e convegni che ogni anno analizzino aspetti della letteratura ancora inesplorati.
Il primo appuntamento della manifestazione rinnovata si avrà sabato 26 e domenica 27 ottobre 2019, quando a Santo Stefano Belbo, città natale di Pavese, nel cuore delle Langhe, verranno assegnati tre premi: a un protagonista dell’editoria, a un grande traduttore e all’autore di uno dei migliori saggi usciti nell’anno (in questa fase di transizione il premio per la narrativa verrà assegnato dall’edizione 2020). Li deciderà la nuova giuria, composta da Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca; Gian Arturo Ferrari, figura di rilievo dell’editoria italiana; Giulia Boringhieri, traduttrice, storica dell’editoria, figlia di Paolo Boringhieri che fu amico e collega di Pavese all’Einaudi; Alberto Sinigaglia, giornalista, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese, e Pierluigi Vaccaneo direttore della Fondazione Cesare Pavese e organizzatore del Pavese Festival.
Sabato 26 ottobre, dopo una visita dei tre premiati alla casa natale di Pavese, nel pomeriggio avrà luogo un convegno, “Letteratura e scienza: la nuova frontiera delle due culture”, al quale parteciperanno, assieme alla la giuria, giornalisti culturali delle maggiori testate e i rettori del Politecnico, dell’Università di Torino e dell’Università del Piemonte orientale.
Domenica 27 ottobre, alle ore 11, avverrà la cerimonia di premiazione. Il Premio Cesare Pavese è stato organizzato per 35 anni dal Cepam, Centro Pavesiano Museo Casa Natale, l’associazione no profit costituita nel 1976 per la promozione e lo sviluppo culturale e socio-economico del territorio. Dal 2019 la Fondazione Cesare Pavese ha assunto la cura del Premio in collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Santo Stefano Belbo e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
Il professor Luigi Gatti, storico animatore del Cepam e per molti anni presidente del Premio Pavese, sarà commemorato con un convegno nella giornata di sabato 26 ottobre.
La cerimonia del Premio Pavese e il convegno si svolgeranno nell’Auditorium della Fondazione Pavese in cui è stata trasformata la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, antica pieve medioevale, sconsacrata nel 1920, in cui fu battezzato Cesare Pavese.
Il programma dettagliato del Premio Cesare Pavese 2019 sarà disponibile nelle prossime settimane.
Aggrega contenuto