Come è cambiato il sapere dalla diffusone di Internet? Prima del web il sapere si divideva tra quello scolastico, divulagativo e quello scientifico. Ora domina quello accessibile.
Come è cambiato il sapere negli ultimi anni dominati dalla diffusone di Internet?
Prima dell’era digitale il sapere si divideva in due grandi ambiti: da una parte il sapere scolastico, quello imparato a scuola e sancito nei libri di testo e nei manuali, dall’altra il sapere scientifico, quello studiato nelle Università (istituzionale a livello generale, monografico a livello specialistico) e organizzato nelle storie della cultura (arte, economia, letteratura, medicina…), nei saggi e nei testi di approfondimento.
Tra i due un’area divulgativa, generalmente di basso spessore culturale, occupata in prevalenza della televisione, dalla radio e dalla carta stampata. Ma con Internet le cose sono cambiate perché l’area divulgativa è divenuta un ambito vero e proprio. In questo senso, grazie alle nozioni in rete, sempre più aggiornate, sempre meglio presentate, possiamo parlare di un sapere accessibile (Wikipedia è l’esempio più evidente) che assume diverse forme a seconda di chi ne usufruisce e di come viene ricercato all’interno del web.
Le caratteristiche del sapere accessibile, rispetto al sapere divulgativo, sono:
- personalizzazione delle fonte di accesso (istituzionalizzata o collettiva)
- specializzazione dei contenuti di conoscenza (quantità o qualità)
- interazione con gruppi e reti (commento e/o riscrittura)
- costruzione di percorsi intellettivi multicanale (scuola, web e università)
La sostituzione, ormai completata, dei mezzi di comunicazione di massa su cui poggiava il sapere divulgativo con Internet disegna, quindi, un nuovo modo di divulgare passando una logica top-down, dal basso verso l’alto, a una viceversa bottom-up in cui gruppi di creazione spontanea che riuniscono così ceti in diverso divenire (insegnanti, artigiani, pensionati, studenti, impiegati, professori, commercianti…) attingono alle conoscenze dell’altro e trovano nei commenti di tutti suggestioni, correzioni e aggiornamenti con cui accedere ciò che gli interessa in modo ogni volta differente e più performante sui loro bisogni ed esigenze.
Se il sapere divulgativo era mediato e seriale, il sapere accessibile è e sarà immediato e personale, tanto quanto i suoi utenti sapranno condividere se stessi insieme a ciò che acquisiscono.
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