Autore
Stefano Giolo
Dopo aver approfondito e capito come funzionano le Fake News e come riconoscerle e come comportarsi a fronte dell’esserci incappati arriviamo finalmente agli strumenti tecnici che possiamo usare per indagare sulle Fake News.
Archive.org forse non è propriamente uno strumento per riconoscere o indagare su una Fake News ma molte volte ci viene in aiuto quando un articolo su una testata giornalistica viene modificato senza scuse e spiegazioni per recuperare la versione vecchia. Si tratta di un servizio che archivia tutti i siti internet periodicamente. Le testate giornalistiche hanno un numero di salvataggi altissimi, i blog semisconosciuti come il mio molto meno.
Sul sito è possibile anche forzare l’archiviazione di una pagina
Cosa utile ad esempio quando si vuole salvarne una versione prima che venga modificata. A differenza di un semplice screenshot questo salvataggio è su un servizio super-partes e per tanto ha valore dimostrativo.
In Google c’è quasi sempre la risposta ha tutto. Ma a volte è difficile trovarla, vero? Non è l’unico motore di ricerca al mondo ma sicuramente più diffuso in Italia. Ci sono moltissime alternative e forse, se stessi parlando di sicurezza e privacy non sarebbe primo il motore di ricerca che consiglierei. Tuttavia riguardo agli strumenti di indagine e ricerca avanzata è sotto certi aspetti molto più avanti di altri.
Google ha sviluppato alcuni operatori, che possono essere utilizzati all’interno delle ricerche per arricchirle. Alcuni di questi funzionano anche sugli altri motori di ricerca perché nel tempo sono stati “copiati” e sono diventati uno standard. Usarli è semplice, basta aggiungere pochi simboli o parole.
aggiungendo una stringa del tipo site:www.ilmiosito.it google cercherà i termini solamente all’interno del sito specificato. Utile per cercare se lo stesso sito ha trattato l’argomento altre volte, se ci ricordiamo di aver letto su quel sito qualcosa ma non lo troviamo più, se volgiamo sapere cosa ne pensa una data testata su un certo argomento e per moltissime altre situazioni.
Aggiungendo un asterisco stiamo dichiarando di stare cercando una frase o qualcosa che inizi con quelle parole. Ad esempio è diverso cercare “il cammino” o “il cammino*” nel primo caso tra i primi risultati avremo la canzone omonima di Ramazzotti e risultati che abbiano a che fare prettamente con “il cammino”, nel secondo troveremo verranno scartati questo genere di risultati e privilegiati siti che parlano ad esempio de il cammino di Santiago, il cammino di Dante, il cammino dei briganti.
Utilizzando il più prima di una parola si indica al motore di ricerca che si ritiene necessaria la presenza di quella parola, quindi verranno scartati tutti i risultati in cui
Utilizzando il meno invece potremo escludere delle parole dalla ricerca. Ad esempio scrivendo “cammino -santiago” potremo vedere pagine inerenti al concetto di cammino ma escludendo quelle relative al Cammino di Santiago
Utilizzando la parola chiave inurl: cercheremo siti che abbiano quella parola nell’indirizzo web. Ad esempio “cammino inurl:santiago” troveremo risultati che siano su siti che contengono la parola “santiago” nell’indirizzo web, come https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/cammino-di-santiago-tutto-quello-che-ce-da-sapere/, https://siviaggia.it/cammini/il-cammino-di-santiago-tappe-consigli-e-costi/228808/ oppure https://www.greenme.it/viaggiare/cammino-di-santiago/
Utilizzando la parola chiave intitle: cercheremo pagine che contengano quella parola nel titolo.
Utilizzando la parola chiave filetype: troveremo files del formato che indicheremo. Ad esempio scrivendo “cammino di santiago filetype:pdf” troveremo documento pdf che abbiano a che fare con il Cammino di Santiago.
Utilizzando la parola chiave related: seguita da un dominio internet troveremo siti che abbiano una relazione con quel dominio. Cercando ad esempio “related:apple.com” troveremo siti come microsoft, o vari siti di assistenza o forum di discussione legati ad apple.
cache:
A meno che l’autore del sito non lo abbia richiesto esplicitamente Google conserva una copia “cache” dei siti che indicizza per permettere di visualizzarli anche quando sono offline. Se il sito è presente in cache usando la parola chiave cache: potremo visualizzare una versione vecchia del sito. A volte può essere un buono strumento per trovare pagine che sono state cancellate recentemente o appunto per visualizzare un sito che al momento ha problemi e non è raggiungibile. Archive.org, di cui ho parlato a inizio capitolo, è sicuramente uno strumento più raffinato per vedere lo storico di un sito, ma è anche più complesso, a volte la parola chiave cache: su Google può essere sufficiente.
Se vogliamo trovare una frase esattamente per come l’abbiamo scritta possiamo racchiuderla tra virgolette. Se per esempio vogliamo sapere se un articolo è stato copiato di sana pianta potremo scoprirlo cercandone frasi intere tra virgolette. Un po’ come scoprire se uno studente ha copiato da un compagno. Facciamo che lo studente abbia scritto un errore nel proemio dell’Iliade di Omero e abbia scritto “cantami, diva, del pelide Achille” al posto di “cantami, o diva, del pelide Achille”, cercando la frase errata con le virgolette troveremmo in un istante da chi quell’errore è stato copiato.
Le virgolette possono essere usate in abbinamento con gli altri operatori, ad esempio se vogliamo cercare un pellegrinaggio che non sia il Cammino Di Santiago possiamo cercare pellegrinaggio -“cammino di Santiago”.
Esistono altre parole chiave con usi più complessi e diversi modi per abbinarle, ad esempio usando le parentesi in maniera similare all’algebra matematica o meglio l’algebra booleana. Volendo approfondire l’argomento questa all’indirizzo https://ahrefs.com/blog/google-advanced-search-operators/ sono spiegate altre parole chiave e simboli.
Dovendo fare una ricerca complessa con diversi abbinamenti, inclusioni, esclusioni o altro Google ha anche creato una apposita pagina di ricerca avanzata (https://www.google.com/advanced_search).
Le opzioni sono molte e probabilmente bastano per la grande maggioranza delle situazioni.
Ogni pagina di ricerca di Google contiene un menù strumenti a seconda della sezione che stiamo visitando
Nelle ricerche comuni il menù strumenti ci da accesso alla scelta della lingua con la quale cercare le pagine, la data di pubblicazione o la ricerca “verbatim”.
La selezione della lingua può essere utile se vogliamo ad esempio avere risultati solo in Italiano o se vogliamo cercare cosa ne pensino in altre nazioni della stessa informazione.
La ricerca per data invece può essere utile per cercare informazioni che siano state pubblicate in un certo periodo specifico, o prima o dopo di una certo momento.
La ricerca “verbatim” infine serve per disabilitare il correttore automatico di Google.
Sono sicuro delle parole che sto usando e non voglio che il motore di ricerca le corregga vanificando la mia ricerca? Basta attivare la funzione “verbatim”.
Il menù strumenti esiste anche quando stiamo cercando sulla sezione immagini del sito
Ci permette di cercare immagini di una certa dimensione, che abbiano una prevalenza di un certo colore, che abbiano una serie di diritti di utilizzo (vincolate da copyright, liberamente usabili per fini non commerciali, liberamente usabili…), di scegliere un tipo (Disegno, foto, Clipart) e anche qui una data e un ora. Per questo blog ad esempio uso anche questo strumento per cercare le immagini che inserisco negli articoli.
Lo stesso menù appare nella sezione notizie
E ci permette di cercare per lingua, su blog, per data e ordinare per pertinenza piuttosto che per pubblicazione.
Per fare un esempio qualche tempo fa è uscita una notizia che parlava delle prime persone che avrebbero isolato il Corona Virus in Italia. Queste notizie fanno sempre un grande scalpore, io però ricordavo di aver letto pochi giorni prima di qualcun’altro che dichiarava di esserci già riuscito ma non era stato notato dal grande pubblico. Cercare a posteriori era molto complesso perché le nuove notizie riempivano i giornali. Escludendo però le pagine successive alla data di questa nuova scoperta ho potuto recuperare l’articolo che avevo ricordato di aver letto. Ovviamente non sarò io a dirvi chi ha isolato per primo il virus, e non sono interessato a partecipare alla battaglia del primato, ma posso dirvi che l’annuncio è stato dato almeno in tre momenti diversi con tre team diversi, e a seconda del team una categoria di persone diverse ha cavalcato la notizia.
Google, nel servizio books.google.com ha digitalizzato milioni di libri, andando su questa sezione del motore di ricerca è possibile cercando una frase trovare da quale libro sia tratta. Spesso è utile per verificare citazioni o per trovare fonti.
Nel prossimo articolo inizieremo a vedere come effettuare indagini sulle immagini. Come capire se un’immagine è falsa? Come risalire alla fonte originale? Anticipo già che la risposta non sarà semplice, e che non sarà alla portata di tutti. Ma sarà comunque affascinante vedere quali strumenti internet ci mette a disposizione e capire quali sono i punti su cui focalizzare la propria attenzione.
Articolo originale su:staipa.it https://short.staipa.it/fake5
Stefano Giolo
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Thomasneaws
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