Autore
Davide Amerio
di Davide Amerio.
“Chilometro 53” per i tipi di “Giovane Holden Edizioni” di Roberto Capocristi.
Roberto Capocristi è nato a Susa (To) nel 1966 e attualmente vive in Val di Susa, dove esercita da venti anni la professione di geometra. Si definisce lettore bulimico e consumatore instancabile di cinema e musica. Il nome è uno pseudonimo con il quale ha già pubblicato tre romanzi thriller e una raccolta di racconti. Ama la natura, gli animali e lo sport. Gestisce una pagina web di satira e sul suo blog pubblica gratuitamente alcuni racconti.
Al chilometro 53 c’è il deserto, percorso da una strada. Su una delle due carreggiate c’è un locale, un bar che offre compagnia e bevande agli automobilisti che si fermano lì, per rifornirsi di benzina, con i vecchi distributori, in cerca dell’autostrada. L’insegna luminosa funziona per quel che può. La strada porta alla cittadina vicina, da una parte, e in altri luoghi lontani: quelli magari sognati, da desiderare, per andar via da quel posto.
Intorno c’è un’umanità che si muove inconsapevole di ciò che accadrà, impegnata nel tirare avanti con la propria vita, fare compere, spettegolare e lavorare per quel che si può.
L’universo, ci racconta la fisica moderna, si compone di parti infinite e di un numero illimitato di variabili che interagiscono tra di loro. Noi stiamo sospesi e immersi in questa immensità di possibilità nate dal caso o messe in atto come conseguenza delle nostre scelte nei momenti in cui interagiamo con esso.
In questa frazione di universo, dove abita il “Chilometro 53”, Roberto Capocristi ci conduce dentro un gioco di futuri possibili che si offrono ai due personaggi principali (Giovanna ed Edoardo). Compagni di scuola al liceo, si ritrovano dopo molti anni, complice una rimpatriata tra ex allievi. Sembra una storia d’amore, e in effetti lo è, all’inizio. L’incontro felice tra i due ingaggia un confronto serrato con il caso, che offre loro l’opportunità di un sogno da realizzare: cambiare la propria vita per sempre.
Ma ogni scelta comporta una conseguenza, ci introduce su un percorso ignoto, tutto da decifrare. Il risultato, questa volta, è un tunnel dentro il quale si calano i nostri protagonisti, insieme al lettore. Una discesa vorticosa dove si incrociano gli altri personaggi e la storia si tramuta in un giallo dai contorni misteriosi alla Scerbanenco, con un clima che ricorda le cupe dissolvenze dei racconti di Buzzati. A ogni causa consegue un effetto e la storia diventa un incrocio di storie, di ricordi e di scheletri tracimati sulla scena dagli armadi del passato che non possono più restare chiusi.
Prevale allora il mistero, l’intreccio di criminali grotteschi ma spietati, sempre con l’arma pronta per ingaggiare rapide e fatali discussioni; le pagine bianche del libro si tingono di noir con gocce di clima horror dosate dall’autore. Chi sono i buoni? e chi sono i cattivi? La bionda poliziotta avvenente e scaltra irrompe con domande provocatorie. Un misterioso ispettore delle tasse perseguita la determinata Giovanna. Criminali, killer professionisti, tirapiedi, semplici corrieri: ci sono tutti, e le pallottole volano in abbondanza, i cadaveri non mancano.
La storia passionale si trasforma in vortice crescente di colpi di scena, speranze deluse, ansie scoraggianti, paure soffocate tra i singhiozzi. Le situazioni sempre più bizzarre coinvolgono il lettore e dietro le quinte Capocristi manovra i fili delle storie che si collidono come in un autoscontro. Chi ne uscirà vivo?
Bisogna leggere sino in fondo per saperlo, ma presto scoprirete per chi parteggiare.
“Chilometro 53” di Roberto Capocristi – Giovane Holden Edizioni pagg. 313 euro 15
(D.A. 27.08.17)
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Davide Amerio
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