di Manfredo Pavoni (dal Brasile). Marielle Franco consigliera comunale nera del Partito Socialista, ex Ecologista, di Rio de Janeiro è stata uccisa dopo un dibattito sulla violenza della polizia militare ieri notte a Rio De Janeiro. La donna afrodiscendente, di 38 anni, viveva e lavorava in una favelas come assistente sociale, ed era ben nota come attivista dei diritti umani.
Insieme e a Marielle è morto l’autista militante del PSOL, il partito di estrema sinistra ecologista e anti capitalista, che nelle ultime elezioni del 2014 ha raccolto il 4% nel Paese.
Si tratta della prima esecuzione di stampo politico dopo anni di democrazia di una donna afrodiscendente abitante di una favelas e consigliera comunale più votata a Rio De Janeiro.
Marielle era presidente della commissione comunale per i diritti umani e pochi giorni prima dell’esecuzione aveva denunciato tre poliziotti per l’omicidio di due giovani adolescenti neri nella favelas del complesso di Mare a Rio de Janeiro.
La notizia è immediatamente circolata stamattina negli eventi del forum. Anche grazie alla presenza di giornalisti della stampa estera sui siti del New York Times e el País. L’omicidio aiuta a capire fino a che punto la destra golpista stia distruggendo i diritti umani e i diritti civili degli avversari politici in questo paese.
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