Quando viene pubblicato il secondo album di Maolucci, "BARABARI E BAR", il mercato dei cantautori è ormai inflazionato da tempo e una figura come quella di Enzo Maolucci forse arriva tardi sul mercato,però il disco avrebbe meritato una maggiore attenzione, sia di pubblico che di critica. Il disco fa seguito all'esordio di "L'industria Dell'Obbligo" di un paio di anni prima ,dove l'argomento della scuola era il protagonista ,visto il passato da insegnante di Maolucci, che affronta raccontando aneddoti personali di quel periodo.in questo secondo lavoro racconta la sua Città, Torino, attraverso i suoi Bar veri specchi dell'anima comportamentale della città e i Barbari sono i frequentatori, ribelli, autonomi, freakettoni disincantati della fine del decennio. ciò che traspare dal microsolco è la descrizione a tratti ermeticamente dylaniata di una città,la Torino di fine anni '70, non ancora orfana della FIAT e reduce da anni violenti come per altro quelli di molte altre città del paese e allora il racconto ci porta a girovagare nelle notti tra storici bar cittadini in "BAR ELENA" alcuni ancora attivi altri trasformati dall'evoluzione degli aperitutto, in "CHI HA INTERROTTO STOCKHAUSEN" un esperienza autobiografica in cui durante il famoso minuto di silenzio cronometrato da Stockhausen, Maolucci avrebbe interrotto la performance, provocando rabbia e scherno da parte di quella platea borghese e snob finendo anche sulla stampa del giorno dopo. Si torna così alla title track del disco "BARBARI E BAR" a descrivere come secondo il cantautore la civiltà moderna cresca e viva nei bar, ma soprattutto in "TORINO CHE NON E' NEW YORK" troviamo tutta l'attualità del disco su una città che ancora non ha trovato la sua reale dimensione tra provincialismo e voglia di riscatto e tutto questo secoli prima di olimpiadi e chiusura della FIAT. i passaggi sonori vanno da ballate semi acustiche a ritmi rock n' roll degli anni 50 a cui Enzo si rifà in omaggio all'antico amore per Elvis & co. A proposito di ciò va ricordato che il cantautore Torinese detiene un primato,quello di essersi laureato, tra i primi in Italia, con una tesi sul rock,in realtà ufficialmente sui Beatles , altrimenti il docente non glie l'avrebbe accettata e successivamente pubblicata come libro. Tornando al disco va ricordato tra i collaboratori il chitarrista Marcello Capra gia in attività dalla seconda metà degli anni sessanta con i Torinesi "FLASH" e poi con i PROCESSION" valida formazione prog dei primi anni settanta. Il disco venne distribuito dall'etichetta dei "DISCHI DELLO ZODIACO" label specializzata in canti politici e forse per questo poco avezza al mercato piu POP, come si diceva allora di tutta la produzione musicale giovane rock e /o underground fosse, e che forse impedì ai lavori di Maolucci di essere piu evidente sul mercato discografico e di avere una chance piu importante di quella che invece fu. pur continuando negli anni a suonare e produrre un disco una tantum , la vera attività di Maolucci è quella di maestro di corsi di sopravvivenza.
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