Presso "De Amicis Art Bistrot"
Torino Fringe Festival 2018
(R)EVOLUTION
Mulino ad Arte presenta
CHAOS - HUMANOID B12
@ De Amicis Art Bistrot
di Daniele Ronco
con Jacopo Trebbi/Daniele Ronco, Costanza Frola
scenografia Lorenzo Rota
costumi Roberta Vacchetta
musiche originali Mattia Floris / Studio Babylon
regia Daniele Ronco
Vincitore del Bando per Nuove Drammaturgie "Le strade degli altri" (2017)
Prodotto con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo/CortoCircuito Piemonte, Citta' di Orbassano
Humanoid B12 è ambientato nel 2026, in un mondo in cui il vuoto è palpabile. Siamo arrivati alla deriva del progresso tecnologico, talmente avanzato che gran parte dell’umanità si è dimenticata di sé stessa. Agli inizi del XXI secolo si auspicava un mondo unico, in cui le differenze non sarebbero più state causa di divisioni. La perdita di valori, un feroce relativismo unito allo smarrimento di rapporti umani veri, hanno alimentato falsi ideali, modelli pericolosi e una visione della vita smisuratamente materialista e legata all’apparire. L’integrazione resta un problema irrisolto, con la nascita di nuove forme di intolleranza, nostalgiche di un passato che ritorna come rigurgito di cibo maldigerito. In questo contesto si intreccia la storia di due personaggi diametralmente opposti: un uomo biancaliano, profondamente xenofobo, carico di odio e frustrazione, e una donna verdiana, immigrata in Biancalia da 5 anni, mai veramente integrata nel nuovo Paese. Nella storia sono stati volutamente dribblati riferimenti realistici relativi a fatti o persone, in modo da permettere allo spettatore di identificarsi e riconoscersi nell’universalità di un mondo astratto, ma unito da un filo diretto con la realtà che accomuna tutta la nostra specie. Il 2026 è l’anno in cui scoppia la terza guerra mondiale, dichiarata dai robot di ultima generazione, gli Humanoid B12, all’umanità intera. I due protagonisti si ritrovano rinchiusi nello stesso campo di concentramento, uniti loro malgrado nel dolore e nella sofferenza, costretti ai lavori forzati. Mentre la storia si ripete e l’umana ratio si perde, la pièce ci immerge in una realtà storicamente già vissuta e nello stesso tempo lontana. La storia è caratterizzata da elementi di fantascienza, come quello del “risucchio dell’anima”. E’ proprio l’anima a rappresentare il punto di svolta della sopravvivenza della nostra specie, in quanto rappresenta l’ultimo elemento che manca agli Humanoid B12 per sostituire l’uomo sulla Terra. Gli Humanoid sono stati creati per proteggere noi e l’ecosistema. In una scala di valori, i B12 hanno ritenuto la salvezza del Pianeta più importante di quella umana.
BIGLIETTI
• https://www.tofringe.it/tickets/
LINK
• https://www.tofringe.it/eventi/chaos-humanoid-b12/
ORARI
9-13 maggio ore 22.30
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In scena nello stesso spazio:
I COMIZI DEL FOGNA
di La Ribalta Teatro
3-6 maggio ore 21.00 | 9-13 maggio ore 19.30
BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA
di Compagnia Del Calzino
3-6 maggio ore 22.30 | 9-13 maggio ore 21.00
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EDIZIONE 2018
236 Repliche, 53 Artisti e Compagnie,
1 Laboratorio di alta formazione,
1 Laboratorio per i bambini, 1 Conferenza tematica, 1 Esposizione d’arte, serigrafie live, 2 Feste, 7 Appuntamenti After Fringe, 8 Spazi performativi, 3 piazze, 7 spettacoli all’aperto gratuiti.
PREZIOSE COLLABORAZIONI
L’Associazione Culturale Torino Fringe ha istituito per l’edizione 2018 accordi con teatri e festival partner che si sono impegnati a presenziare al Torino Fringe Festival, in qualità di operatori culturali, al fine di acquistare una o più repliche da inserire in cartellone all’interno della loro programmazione per la stagione 2018/2019.
La scelta degli spettacoli sarà a totale discrezione del Teatro o Festival Partner.
I teatri e festival partner per l’edizione 2018 sono: Teatro della Corte di Castellanza, ERT Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino e Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea, Fucina Culturale Machiavelli.
“Torino Fringe Festival – (R)Evolution. Edizione 2018” è un festival multidisciplinare che pone al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti performative, le arti visive, le discipline teatrali e quelle musicali. L’obiettivo è valorizzarle attraverso lo sviluppo di un sistema professionale sostenibile fatto di artisti e operatori per creare una comunità in grado di garantire un’offerta culturale tran- settoriale e alternativa ai circuiti istituzionali
Quest’anno il tema in cartellone è “(R)Evolution”, inteso come Rivoluzione ed Evoluzione, ovvero l’affermazione del cambiamento in atto nella struttura associativa, ormai attiva dal 2012, che si riflette direttamente sul programma proposto. Il nuovo team, composto da una direzione gestionale, un comitato di programmazione e alcune figure professionali esterne, è intervenuto con l’intenzione di ampliare il margine di sviluppo dell’iniziativa: l’Edizione 2018, oltre agli spettacoli teatrali tradizionali e contemporanei, le residenze artistiche, le conferenze tematiche e le installazioni temporanee, prevede l’apertura a nuove discipline artistiche integrando alcune sezioni inedite.
Per gli artisti, il Torino Fringe Festival, è diven- tato il luogo in cui è possibile mettere alla prova la propria arte davanti al pubblico. E il crescente interesse generato negli anni consente oggi alla manifestazione di attrarre operatori culturali da tutta Italia, intenzionati ad acquistare gli spetta- coli del programma.
La nuova rete di collaboratori coinvolge, in forme diverse, numerose istituzioni ed enti pubblici o privati attivi sul territorio tra cui Crab, Ops, Petit Filous, Performing Club, Onda Larsen e indivi- dualità come Cecilia Bozzolini, Cristina Vancini e Rosy Togaci.
Il festival inoltre promuove azioni di coinvolgimento diretto della cittadinanza, invitando le persone a offrire pernottamenti agli artisti, partecipare ai contest fotografici legati alla manifestazione, o collaborare come volontari. Questo perché il Festival è profondamente urbano e po- polare, concepito in modo che il pubblico possa incontrare il teatro casualmente, inciampando in uno spettacolo di strada, o magari ospitando un attore.
In questi anni abbiamo allestito ogni genere di performance in teatri, birrerie, bagni, stazioni, mercati, locali, musei, piazze e intendiamo dare l’opportunità a sempre più persone di fruire e innamorarsi dell’arte performativa, promuovendo la conoscenza reciproca e la contaminazione dei generi, nell’ipotesi di un futuro sempre più in- terdisciplinare. La rivoluzione si può fare in tanti modi. A volte basta mettersi a testa in giù guardando le cose da una prospettiva insolita e capovolgere tutto per inaugurare una nuova realtà.
On-line dal 08-05-2018 questa pagina
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