Venerdì 6 settembre - 45°NORD
Inizio ore 22:00 - ingresso libero
“Non so ballare”
Dall'andamento swingante di “Scintille” al pop sensuale di “Non so ballare”, Annalisa porta al Festival di Sanremo 2013 il suo poliedrico timbro vocale in grado di spaziare con istintiva eleganza dall'energia del pop-rock alle raffinatezze del jazz. Il talento di Annalisa è certificato anche dal Premio della Critica ricevuto in entrambe le sue partecipazioni al talent show “Amici” (da sommare ad altri riconoscimenti prestigiosi, fra cui un Wind Music Award e il Premio Lunezia) e dal lusinghiero successo dei primi due album “Nali” (2011) e “Mentre tutto cambia” (2012), che in Italia hanno venduto più di Lady Gaga.
Dopo il brano “Pirati” inciso per il dvd italiano del film d'animazione “L'Era Glaciale 4 – Continenti alla deriva” (pubblicato a inizio gennaio da Warner Music), le due canzoni sanremesi tracciano il solco delle undici tracce del terzo album “Non so ballare”, in uscita il 14 febbraio su etichetta Warner Music.
«Il disco mostra entrambe le facce della medaglia Annalisa – spiega la cantante savonese – con un “lato b” più emotivo, intimo e interiore. La consapevolezza dei propri limiti è il filo rosso che lega tutte le canzoni, anche quelle del "lato a" in cui affronto con leggerezza, ironia e le dovute precauzioni temi pesanti come la dipendenza e il femminicidio».
Gusto retro, accenti jazz e riferimenti balcanici per colorare “un arcobaleno dietro il finestrino” nel brano “Scintille”, in cui “volano i satelliti sulle formiche” : «Un flusso di coscienza: parole e immagini a susseguirsi con frenesia ma anche precisione, proiettate nel futuro di una nuova e coinvolgente sensazione».
Echi british per la ballad pop-rock “Non so ballare”, nella quale Annalisa si rafforza proprio attraverso le sue debolezze: "Non so ballare, ma riesco a sentire farfalle danzare dentro in me". «Capita raramente di ammettere le proprie mancanze, ma riconoscendo e accettando serenamente i propri limiti si acquista una forza in più».
La titletrack “Non so ballare” è stata scritta da Ermal Meta, leader dell'emergente gruppo indie-rock La fame di Camilla, che si aggiunge al collaudato team di autori di Annalisa, fra cui Roberto Casalino e la coppia Antonio Galbiati e Dario Faini che firmano l'altro singolo sanremese “Scintille”. L'album “Non so ballare” conserva una marcata impronta pop-rock nei brani “A modo mio amo”, “Ed è ancora settembre” e “Meraviglioso addio”; ma spazia fra lo stile bandistico di “Io tu e noi”, l'arrangiamento vocale chiaroscuro di “Spara amore mio”, le sfumature nordiche di "Alice e il blu" e “Tornerò ad amare”, fino alle suggestioni della traccia finale “La prima volta” che si muove interamente su voce, pianoforte e violoncello.
«Io mi sono occupata principalmente degli arrangiamenti vocali – prosegue Annalisa – e assieme al Maestro Pino Perris, che è intervenuto sull'armonia, ho anche firmato “Tutta l'altra gente”: quasi una ninna nanna, che si svela in modo del tutto femminile e mette a nudo la mia emotività, la mia insicurezza e, decisamente, la mia passione.».
La canzone di Annalisa apre la parte del disco più emotiva e personale, nella quale trovano posto pure la titletrack “Non so ballare” e “Tornerò ad amare”, anch'esso autobiografico. «Un testo introspettivo che guarda al futuro con malinconia e consapevolezza al tempo stesso, riflettendo soprattutto sull'importanza di mettersi a nudo e accettarsi». Sapore agrodolce in “Meraviglioso addio” («L'addio si rivela in realtà come l'inizio di un futuro luminoso e positivo») e ancora una riflessione sull'amore nella profondissima “La prima volta”. «Dopo molteplici esperienze mai realmente vissute, tutto avrà il sapore della prima volta, quella vera, perché è la persona piuttosto che il momento a dare senso e valore all'esperienza e alle piccole cose».
Autobiografica è anche la prima parte dell'album “Non so ballare”, che si apre con il flusso di coscienza del singolo “Scintille”. Il gioco di sillabe di “A modo mio amo” ribadisce un concetto già espresso da Annalisa nei dischi precedenti: «Quando si parla di amore, spesso si commette l'errore di limitare il discorso alla coppia. Io amo ogni aspetto della mia quotidianità». Il brano “Ed è ancora settembre” è un inno alla malinconia come emozione preziosa. «Io preferisco una giornata di pioggia a una di sole. Ciò che fa stare bene la gente non è uguale per tutti; così come è differente il modo di affrontare il dolore e le difficoltà».
Nali (il suo soprannome) ricorre all'ironia per affrontare temi delicati come la dipendenza in “Alice e il blu” e il femminicidio in “Spara amore mio”. Nella prima la narrazione è strutturata esattamente come nelle favole, con sviluppo e morale: «Restando in superficie, Alice, che non si accontenta mai, a causa delle sue pretese si ritrova sola. Se si approfondisce di più, invece, si intuisce che Alice è schiava di ciò che desidera e si esclude dalla realtà immolandosi a un mondo fatto di illusioni e solitudine» . Nella seconda la volontà è quella di mettere in guardia le donne dai rischi di un amore cieco. «Troppo spesso le vittime di femminicidio, o comunque di abusi intollerabili, sono “complici” involontarie delle violenze che subiscono, dato che, per un istinto del tutto ed esclusivamente femminile, pur di non perdere la persona che nonostante tutto continuano ad amare, sono disposte ad accettare e a subire qualsiasi cosa».
La produzione artistica e gli arrangiamenti dell'album “Non so ballare” sono di Davide Graziano mentre Annalisa ha curato l'arrangiamento delle voci assieme a Roberta Bacciolo. L'arrangiamento degli archi è di Daniel Bestonzo e Massimo Camarca. Registrazione, mixing, mastering ed editing (anche delle voci) del disco sono di Fabrizio Argiolas.
Gli autori principali delle 11 canzoni sono Dario Faini, Antonio Galbiati, Ermal Meta e Roberto Casalino. Annalisa ha scritto il brano “Tutta l'altra gente” con il Maestro Pino Perris. Hanno firmato questo disco come autori anche A. Amati, F. Campedelli, E. Cecere e N. Verrienti.
Hanno suonato Massimo Camarca, Alessandro Svampa, Stefano Camarca, Daniel Bestonzo e Davide Graziano. Hanno partecipato come special guest: Claudio Broglio (basso tuba) in “Io tu e noi”; Cecio Grano (sax) in “Scintille”; Roberta Bacciolo (soprano) in “Io tu e noi”; DJ Double S (sound stretching) in “Spara amore mio”; Mr. T-Bone (trombone) in “Scintille”; Manuel Zigante (violoncello) in “La prima volta”; Il Coro del Gigante diretto da Annalisa per le voci maschili di “Io tu e noi”.
On-line dal 02-09-2013 questa pagina
è stata consultata da 1005 visitatori univoci.
Aggrega contenuto