A TORINO, al Cinema Greenwich di Via Po 30,
sarà in programmazione per una settimana a partire da giovedì 6 marzo.
(Da Lunedì a Venerdì e la giornata di Domenica:
18:30 e 20:30
Sabato 8 marzo:
16:30, 18:30, 20:30 e 22:30)
★Giovedì 6 marzo, la proiezione delle 20:30 sarà seguita da un incontro con Gabriella Decostanzi che parlerà della realizzazione di sé.★
★★★Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata della Donna, una serie di eventi per il film
REGISTE★★★
PREVENDITE ACQUISTABILI PRESSO IL CINEMA GREENWICH, Via Po 30, Torino
Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito con la regista Diana Dell'Erba, parte del cast e un ospite d'onore.
h.16:30
-La Figura della donna nel cinema-
con la Prof.ssa Chiara Simonigh
h.18:30
-Da dipendente a imprenditrice: la realizzazione di sé-
con Laura Audi, presidente dell'azienda di successo Somewhere
h.20:30
-Pari Opportunità-
con l’Assessore Mariagiuseppina Puglisi
h. 22:30
-La Napoli di inizio ‘900-
con il pittore e scenografo Vincenzo Fiorito
***
REGISTE,
un film sulla filmografia firmata al femminile
con
Maria de Medeiros (Elvira Notari)
Eugenio Allegri (Poeta Vincenzo Caccavone)
Toni Pandolfo (Uomo sparo)
Marco Sabatino (Nicola Notari)
Gian Maria Villani (Eduardo Notari)
Rebecca Volpe (Lilith)
Gloria Ramondetti (Attrice)
Con la straordinaria partecipazione di
Lina Wertmüller e
Cecilia Mangini
e con (in ordine alfabetico)
Francesca Archibugi, Donatella Baglivo, Stefania Bonatelli, Ilaria Borrelli, Anne Riitta Ciccone, Giada Colagrande, Francesca Comencini, Antonietta De Lillo, Nina di Majo, Wilma Labate, Donatella Maiorca, Alina Marazzi, Elisa Mereghetti, Anna Negri, Susanna Nicchiarelli, Paola Randi, Cinzia TH Torrini, Maria Sole Tognazzi, Roberta Torre
e con
Anselma Dell’Olio, Eliana Lo Castro Napoli, Gian Luigi Rondi, Silvana Silvestri
***
Il film/documentario "REGISTE, dialogando su una lametta" dipinge il panorama della regia italiana firmata al femminile, per far sapere che, con forza e determinazione, molte più donne di quanto si pensi hanno scelto uno dei tanti mestieri erroneamente considerati maschili.
Il principale intento è quello di elevare il mestiere di regista a simbolo, ed attraverso un'unificazione verso l'alto, verso degli esempi positivi, lanciare un messaggio di speranza per le giovani generazioni e per tutte le minoranze.
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