Firma di cinema e costume di “la Repubblica”, NATALIA ASPESI risponde da anni a mogli, amanti, uomini soli, gay, donne in carriera, nella storica rubrica su il Venerdì. Raccolte in Amore mio, ti odio (il Saggiatore), quelle lettere sono la fotografia dell’Italia che ama (e odia).
ConAlessandra Comazzi, giornalista, eRaimonda Lanza di Trabia, scrittrice
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