Sono più di 40.000 le pietre d’inciampo, ideate e installate dall’artista tedesco Gunter Demnig: un monumento diffuso e partecipativo che attraversa tutta l’Europa, che permette di ricordare persone della politica e della società civile che hanno perso la vita nei campi di concentramento.
Nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 gennaio, a Torino, a cura del Museo Diffuso della Resistenza di Torino e con il sostegno dell’ANED Piemonte, verranno poste le pietre d’inciampo per ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista a Torino.
Alle ore 17:00, presso l’indirizzo in cui risiedeva in Via Carlo Aberto 22, verrà posta quella dedicata all’impegno e al sacrificio di Filippo Acciarini (Sellano (PG) 5 marzo 1888 – Campo di Concentramento di Mauthausen (Austria) 2 marzo 1945) impiegato delle Ferrovie dello Stato e militante del Partito socialista,
Per il programma completo: http://www.museodiffusotorino.it/calendario/110/posa-delle-pietre-dinciampo
Filippo Acciarini fu corrispondente e redattore dell'Avanti!. Licenziato dalle Ferrovie perché antifascista, nel dicembre del 1922 fu anche oggetto di un attentato squadrista. Nel 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale. Il processo si concluse con un'assoluzione per insufficienza di prove. Nel 1942 Acciarini entrò nella Direzione centrale del Partito Socialista Italiano, ricostituita clandestinamente, ed un anno dopo assunse la direzione dell'Avanti! clandestino.
Nel marzo del 1944 fu tra gli organizzatori, a Torino, dello sciopero generale contro la fame e il terrore e, proprio in conseguenza di questa grande mobilitazione operaia contro i fascisti e gli occupanti tedeschi, fu arrestato. Filippo Acciarini fu dapprima rinchiuso nel carcere di San Vittore a Milano e poi trasferito, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Fossoli.
Deportato successivamente a Mauthausen lasciò la vita in quel lager.
A Torino gli è stata intitolata una via e a Recanati, dove visse per alcuni anni, gli è stata intitolata una strada, oltre che posta una targa sulle mura esterne al Municipio.
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