Presentazione torinese di "Ivan Graziani. Il primo cantautore rock di Paolo Talanca" (CRAC Edizioni, 2016), un'opera che, nel settantesimo anniversario dalla nascita del cantante teramano, restituisce la figura di un artista unico nel suo genere. Insieme Paolo Talanca saranno presenti in libreria la moglie di Graziani, Anna Bischi, e il cantautore genovese Federico Sirianni, per dar vita a un incontro che ricostruirà a tutto tondo il percorso di un autore che con le sue scelte e le sue ricerche ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano.
Negli anni Settanta Graziani "inventa" uno stile di scrittura e un linguaggio per la canzone come nessuno aveva fatto prima. Paolo Talanca parte dagli anni Sessanta, dalla musica che c'era intorno a Ivan e dai suoi primi passi, e arriva ad analizzare il momento in cui Ivan stesso comprende come scrivere i brani, quale stile usare per dire al meglio le cose che aveva da dire, nella forma artistica "canzone" che gli era più congeniale.
Il periodo cruciale è la fine degli anni Settanta, il momento di svolta nello stile verso un modo di scrivere unico e, dunque, d’autore. Il libro di Talanca non parla solo dei brani più famosi: Agnese, Lugano addio, Firenze. O, meglio, li mette da parte, perché considerarli l'apice artistico di Ivan Graziani farebbe trascurare il suo merito principale: aver compreso come unire al meglio la forza del genere "rock" con quello del genere "canzone d’autore". Sotto questo punto di vista, brani come Pigro o Fuoco sulla Collina restituiscono molto meglio di altri la grandezza di un autore che era un fiume artistico in perpetuo moto, che puntava all'autenticità – con tutto l’armamentario etimologico e di senso che questa parola comporta –, che non si fidava mai di forme o verità acquisite ma cercava sempre di stupire, cercava l’originalità e, così facendo, cercava una strada propria.»
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