Le Voci del Tempo amano spiazzare il proprio pubblico. In questo spettacolo ci si diverte molto, leggendo il “miracolo” economico italiano con gli occhi penetranti, le parole corrosive e le note ricercate di Luigi Tenco: un cantautore del quale si respira la grande vitalità, l’ironia, la rabbia. Utilizzando canzoni, letture, immagini, riflessioni Le Voci del Tempo ricostruiscono il vortice in cui Tenco si trovò a passare: fra il desiderio di essere ascoltato dalle nuove generazioni, intercettarne i gusti, e quello di comunicare nuove idee e restare fedele a se stesso. Nella vicenda di questo giovane dallo smisurato talento, l’Italia degli anni Sessanta resta imprigionata in tutte le sue meraviglie e le sue contraddizioni.
La famiglia Tenco:
“Nel corso degli anni abbiamo conosciuto tante persone interessate a progetti su Luigi, dei tipi più svariati, affidabili e non affidabili, idee bellissime e proposte folli per non dire altro. Quando Marco è entrato in casa nostra, qualche anno fa, sono bastati pochi minuti per avere la percezione e, diciamo pure il sollievo, di trovarci di fronte ad una persona di quelle che compensano e che fanno dimenticare tutto quello che di negativo ci è stato sottoposto (o peggio a cui ci siamo trovati di fronte, a cose fatte) per tanto tempo.
Ci hanno immediatamente conquistato la sua professionalità, la grande disponibilità a collaborare con noi e la totale, rarissima, correttezza che accompagna i suoi progetti ed i suoi propositi su Luigi, per non trascurare la sua semplicità da cui trapelava una vera passione. E, negli anni, questa impressione istantanea non ha fatto che rafforzarsi, anche perché la grande cultura, il rispetto e la conoscenza storica e musicale con cui realizza i suoi progetti sono per noi una garanzia, e non solo, sono il motivo per cui Marco è un amico, è una persona per cui la porta di casa nostra sarà sempre aperta, e con l’affetto ed il piacere di vederci, al di là di tutto il resto.
Recentemente, abbiamo assistito ad uno spettacolo a Levanto, con Marco Peroni, Mario Congiu e Mao. E’ stata straordinaria la bravura e la vitalità con cui hanno presentato la storia e le canzoni, il tempo è volato e ci ha fatto sentire Luigi ancora insieme a noi, in un contesto seriamente documentato ma non malinconico, con tanto rispetto e con l’amore con cui noi vorremmo che tutti lo ricordassero.
Caro Marco, grazie”.
Teatro Vecchio Mercato, Gassino Torinese, Piazza Mercato Sampieri
INFO E PRENOTAZIONI:
tel. 3481641321
segreteria@magdeleineg.org
Ingresso euro 10.
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