Per la prima volta a Torino le opere di Roberto Ghezzi, la cui ricerca artistica affonda nella natura, per riemergere con il racconto della Terra.
Le Naturografie sono l’esito di un procedimento basato sulla sedimentazione di detriti biologici che si stratificano sulla tela una volta che questa è stata parzialmente immersa in mari, fiumi, laghi, risaie, sorgenti.
Una pratica, quella di Ghezzi, capace al tempo stesso di riportarci all’origine della nostra specie e di preannunciare il nostro inesorabile destino da distruttori.
L’esposizione è arricchita dall’installazione sonora autogenerativa The Quietest Voice di Riccardo Tesorini, concepita per dialogare con le Naturografie e basata su un sistema di riscrittura tratto dalla formalizzazione della crescita delle piante.
Roberto Ghezzi è nato a Cortona è cresciuto nello Studio di scultura del nonno. Noto soprattutto per la sua ricerca artistica a stretto contatto con la natura selvaggia, Ghezzi ha installato la prima naturografia nei primi anni 2000. Oggi le sue tele si trovano in Italia, Alaska, Francia, Svizzera, Islanda, Sudafrica, Tunisia e Isole Lofoten in Norvegia.
Riccardo Tesorini vive e lavora a Perugia, ha studiato in Italia e Stati Uniti. I suoi lavori spaziano dalle colonne sonore al sound design e la sua ricerca è segnata da una visione introspettiva e da un’attenzione verso la natura, come condizione essenziale per l’armonia.
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