Il Salotto di Mao per i 10 anni del LAB
l'ultima rivista live italiana
ritorna tutte le domeniche a partire dalle ore 19.30!
LAB
Piazza Vittorio Veneto, 13/E
10123 Torino
★ Il Salotto di Mao
Il Salotto di Mao nacque come appuntamento della domenica sera del “Caffè Procope” di Torino, dalla collaborazione e con l’interesse di “Musica 90”, per sviluppare un singolare esperimento di talk-show tenutosi nel 1997 a Torino, in un circolo Arci che non esiste più, lo Storyville dove nel frattempo Boosta dei Subsonica svolgeva il suo servizio civile. Poco prima delle esperienze con MTV e Radio Deejay, Mao inaugurò una serata che aveva come oggetto l’intervista a un ospite condotta sul palco di un locale. Si alternarono da Luciana Littizzetto a Madaski, da Giancarlo dei Murazzi a Paola Maugeri, da Morgan a Giuliano Palma, dando vita ad uno strambo salotto cittadino, che veniva regolarmente diffuso anche sulle frequenze di Radio Torino Popolare. Da quel lontano esordio il Salotto ne ha fatta di strada, mantenendo la caratteristica di essere un programma radiofonico fatto in un locale dal vivo, una vetrina sulla musica ed i suoi personaggi. Questa nuova edizione vuole prendere spunto dalla precedente per realizzare un “post-varietà”, dove sul palco ogni settimana si incontrano-scontrano diversi ospiti e situazioni, attraverso l’utilizzo di interviste, musica, corti e quant’altro. Mao, insieme agli ospiti, cercherà di analizzare la musica come universo con i suoi usi e costumi, miti e leggende, capace di trovare i suoi protagonisti non solo nelle star naturali di questo mondo, i musicisti, ma anche in tutto quel corollario di personaggi che gli ruotano attorno: roadie, groupies, tour manager, mascotte, pr, door selector, giornalisti, fotografi, parassiti vari, intorno ai quali nascono aneddoti, miti, leggende che si consumano dentro un camerino o sotto una consolle, in un tour bus come in una camera d’albergo.
★ MAO
Mao, altrimenti detto Mauro Gurlino, nasce a Torino, come gli piace dire, a nord di Foggia e a sud di Aosta, dove attualmente vive, il 16 aprile 1971. Laureato in Storia e Critica del Cinema presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino con una tesi sul musical “Yuppi Du” di Adriano Celentano, Mao “è ed è stato tutto”, come un giorno è stato definito da un giornalista per descrivere la sua poliedrica carriera ventennale. Leader negli anni novanta del gruppo Mao e la Rivoluzione con cui pubblica due dischi per la Virgin (“Sale” e “Casa”), conduttore insieme ad Andrea Pezzi di programmi televisivi trasmessi su MTV (“Kitchen”, “Hot”, “Romalive”, “Tiziana”, “Tokusho”), speaker radiofonico fin dai tempi del liceo (Radio Deejay, Radio Flash e Gru Radio), attore sia in lungometraggi (“20 Venti” di Marco Pozzi, “500!” di Giovanni Robbiano, Lorenzo Vignolo e Matteo Zingirian, “Perduto Amor” di Franco Battiato, “A/R Andata+Ritorno” di Marco Ponti, “I Solidi Idioti” di Enrico Lando) che in cortometraggi (per la regia di Enrico Iacovoni, Nicola Rondolino, Igor Mendolia e Guido Norzi). Collabora negli anni con diversi musicisti, tra cui Delta V, Max Gazzè e Morgan, produttore artistico del suo primo album solista “Black Mokette” pubblicato per la Mescal. Insieme ai Santabarba, è alla guida della resident band della trasmissione televisiva su RaiDue “Scalo 76”. Sempre in RAI, è al fianco di Simona Ventura nel programma radiofonico “Ventura Football Club” in onda su RaiRadio1. Da dieci anni, è agitatore, insieme alla crew CortoCorto, del nightclubbing torinese con le sonorizzazioni di “Duel Soundtrack Contest”, i contest cantautoriali di “LaBase Song Contest” ed il talk-show “Il Salotto di Mao”, format con cui ha ospitato nel corso degli anni più di trecento artisti. Con Marco Peroni e Mario Congiu è parte del trio Le Voci del Tempo, una compagnia che racconta la storia italiana in club, piazze, rassegne e teatri con spettacoli fatti di canzoni, immagini e parole. Negli ultimi anni, pubblica il suo secondo album solista “Piume Pazze”, distribuito gratuitamente su internet, e due romanzi musicali, “Meglio tardi che Mao” (Express Edizioni) e "Mao sogna Celentano e gliele canta" (Arcana Edizioni).
★ MITUMBA
Andrea Ferroni & Lord Theremin (didgeridoo, theremin, loops, effetti e rumori) Andrea Ferroni e Lorenzo "Lord Theremin", entrambi profondi sperimentatori ed innovatori del proprio strumento, si incontrano dopo aver svolto interessanti carriere soliste che li hanno fatti conoscere ed apprezzare in Italia e nel mondo. Due musicisti fortemente differenti quanto complementari che suonano due strumenti con 5000 anni di differenza di età. L'impatto è decisamente forte, sopratutto dal vivo, dove il carattere ipnotico degli strumenti, si abbina a gestualità ancestrali, riconducendo a riti esoterici. Uno spettacolo in cui la gestualità si fa suono. “Mitumba”, il nome identifica in Africa le balle di vestiti usati che gli occidentali depositano nei cassonetti per la raccolta di beneficenza. Gli africani, li chiamano " I vestiti dei bianchi morti " dato che per loro è inconcepibile buttare una cosa che si può usare ancora.
Lorenzo Giorda, dopo anni di carriera come chitarrista, verrà soprannominato LORD THEREMIN. Inizia a suonare questo strumento elettronico alla fine degli anni 90 facendosi anche promotore e sviluppatore dello strumento. Personaggio senza preclusioni verso generi o stili musicali, ma con un forte gusto personale. Per ciò collabora e sperimenta nuove realtà saltando agevolmente dal tango alle colonne sonore da film, dalla dance alle musica etnica. Da questo è nata l'esigenza di diversificare le attività e creare una nuova identità specifica. Andrea Ferroni, artista Torinese, nasce nel 1977 è senza dubbio uno tra i più significativi suonatori di didgeridoo Italiani. Dal suo esordio ad oggi, Andrea è regolare ospite dei principali festival del didgeridoo in Europa; lo stile personale, la precisione ed il tocco sono qualità particolarmente apprezzate sia dal pubblico che dalla critica. Tuttavia Andrea non è esclusivamente un musicista, si occupa anche di didattica e insegnamento, ricerca, progettazione e realizzazione di didgeridoo e organizzazione eventi con l’intento di far crescere la conoscenza del didgeridoo come strumento musicale in tutte le sue forme.
www.andreaferroni.it
★ VALLARELLI, MARKONE, FARFA
Il progetto nasce nell'aprile 2012 da un'idea di Flavio Vallarelli (voce e chitarra ) e Marko Barbieri (contrabbasso). Dopo una gavetta spericolata trovano nel febbraio 2013 il terzo elemento: Fabrizio Farfa il percussionista che fa per loro; suona un comodino IKEA ma nonostante tutto la multinazionale svedese non sponsorizza neanche un centesimo per il disco in uscita.
Capaci di sintetizzare un vero "muro di suono" tradotto in un genere assolutamente originale ma di facile ascolto e ballabile tra swing, blues, jazz, soul e rock e legano in maniera irriverente diverse tematiche, dal mondo della politica allo show business, dalla parodia della canzone d'amore alle riflessioni più intime e introspettive... una situazione musicale capace di generare immagini di forte impatto emotivo e un costante e reciproco scambio tra musicisti e pubblico che diventa parte dello show a tutti gli effetti. Interazione è la parola chiave e porta a momenti esilaranti, spontanei, a tratti demenziali. Vallarelli Markone Farfa (VMF per chi si lamenta del nome articolato) sono reduci da grandi eventi nel torinese, tourneè e trasmissioni radiofoniche, per un totale di oltre 50 date live in meno di anno. In uscita il loro primo album “Aldomovar Style” prodotto da Legione Creativa, MusicLab, Reset disponibile in esclusiva su prenotazione o durante i concerti.
★ ALESSANDRO ROMEO
Alessandro Romeo è un cantautore torinese, il suo album d’esordio è “Tesi di redenzione”, ve ne riportiamo una recensione per farvelo conoscere meglio: […non fa una piega, si fa subito coccolare come un plaid, un batuffolo d’ovatta o una calda tazza di tè in inverno da stringere tra i palmi della mano per riscaldarsi. La sua fragilità interiore e quell’ottimo apparato nerd che si cela virtualmente dietro ce lo fa stropicciare come un anti-stress inaspettato, la sua carica molle e le sue storie sfigate, la sua anti-adrenalina da divano o da cameretta si introduce con calma nei nostri ascolti e – in un modo o nell’altro – lo si celebra e lo si nomina coinquilino per le ore sbracate da passare in solitaria. Un disco allampanato, tremolante. Felice nel suo amaro e amaro nel suo visivo, emotivo e guardingo nella sua forma cantautorale tenera e profonda se uno vuole guardarci bene dentro e che mette insieme un bel po’ grezzo di urbano e il sospiro freddo di una solitudine poetica di altissima qualità: otto tracce che incrociano situazionismi alla Vittorio Cane e quelle di un quasi-Sufjan Steven dei Murazzi, un accordo interiore di umori sussurrati, capaci di bucare l’ascolto senza il minimo rumore che sia rumore. Amori e bizzarre scene di reale follia quotidiana si raggrumano e portano nostalgia retrò in “Amantide”, “Zoo”, la ballata d’archi e chitarra acustica che disegna sogni diottrici in “Quando sono giù” , la Mediterraneità che si fa soul interiore con “Siamo tutti stanchi” o il truciolo di saudade delirante per “Barche” che svolazza in chiusura come la penna di Forrest Gump, sono perfette sintesi di un riequilibrio che si abbandona alle alte quote del bello, un esordio questo dell’artista Romeo che è già strada da seguire. Uno di quei cantautori che paiono fregarsene di tutto e che montano strutture poetiche destinate a pochi. Pochi fortunati, naturalmente.]
ingresso gratuito
per ulteriori informazioni
www.cortocorto.it
www.maoelarivoluzione.it
per partecipare come artisti a "Il Salotto di Mao"
info@cortocorto.it
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