da lunedì 16 a sabato 21 marzo
Cervello, gioco ed emozioni
cinque conferenze per esplorare aspetti emozionanti, giocosi e a volte misteriosi, ingannevoli e inquietanti del nostro cervello
Il gioco è una attività umana molto importante per lo sviluppo e il mantenimento delle capacità cognitive dell’individuo, ed è proprio l’associazione con le emozioni che lo fa diventare un potente strumento di esplorazione e indagine sulla realtà e le relazioni umane.
D’altro canto, in una minoranza di individui, può portare a un coinvolgimento compulsivo e patologico.
I neuroscienziati rispondono alla sfida di spiegare alcuni meccanismi morfofunzionali e neurochimici, la sua utilità e la sua patologia.
lunedì 16 ore 18
Il gioco d’azzardo. Gambling
con Donato Munno, dipartimento Neuroscienze Rita Levi Montalcini, Paolo Canova, matematico e Diego Rizzuto, fisico – società di formazione TAXI 1729
Distorsione della percezione del rischio – o meglio la sovrastima delle possibilità di vincere -, attrazione per l’incertezza e quindi piacere nell’attesa del risultato che potrebbe sancire una vincita, e il ruolo del denaro come fattore motivante (molto più che non la vincita di un oggetto, di un premio), quindi la sostituzione della soddisfazione dei bisogni fondamentali che procurano piacere con un’ipotetica vincita in denaro.
Tra autoinganni percettivi e la surrogazione dei bisogni fondamentali nascono rischi che impattano sull’individuo dilagando sulla famiglia.
martedì 17 ore 18
La faccia da poker: nascondere e riconoscere le emozioni
con Marco Tamietto e Luciano Giromini, dipartimento Psicologia – Università di Torino
Fin da piccoli impariamo a nascondere alcune delle nostre espressioni emozionali, e molti adulti sono assai abili in questo. Una delle doti dei grandi giocatori di poker è la capacità di non mostrare alcuna emozione durante il gioco, per non dare alcun indizio all’avversario sul punteggio che si ha in mano. Ma è veramente possibile nascondere le emozioni? Esiste la macchina della verità?
mercoledì 18 ore 18
Cervello, internet e social network
con Franco Cauda, dipartimento Psicologia – Università di Torino
Lo studio delle reti neuronali e della connettività funzionale del cervello si avvale della teoria dei grafi. Da alcuni anni una nuova scienza si sta occupando di costruire una mappa del cervello mediante l’utilizzo di tale approccio. Le reti neurali hanno una struttura che presenta delle importanti analogie con la struttura di internet. La necessità di focalizzare l’attenzione sulle connessioni tra neuroni nasce dall’importanza del concetto di sincronia. Tale fenomeno, pressoché equidiffuso sta alla base di numerosissimi fenomeni naturali e, nel cervello, è strettamene legato al concetto di cooperazione e di trasferimento di informazione tra neuroni o aree cerebrali. Molte patologie cerebrali alterano specificamente alcune di queste connessioni.
venerdì 20 ore 18
Forrest Gump: corsa e cervello
con Paolo Peretto, dipartimento Scienze della vita e Biologia dei sistemi – Università di Torino
Correre è facile, correre è bello, correre fa star bene e poi costa poco o nulla… Ogni anno il numero dei runner aumenta e nei parchi cittadini non c’è stagione e ora del giorno o della notte in cui non si possa incontrare un corridore. Ma quali sono gli effetti effetti sul cervello? I dati raccolti dalla scienza negli ultimi anni su quei magnifici runner che sono i topi (fino a 20 km in una notte!) ci stanno insegnando che la corsa ha un effetto benefico sulla funzione di una struttura chiave del cervello che è l’ippocampo. La corsa stimola la produzione di nuovi neuroni (neurogenesi) nella vita adulta e questa attività favorisce la plasticità cerebrale e quindi la funzione del cervello nell’interazione con l’ambiente. La neurogenesi nell’ippocampo è stata dimostrata anche nell’uomo e l’integrazione di nuovi neuroni in questa sede può fornire nuovi spunti per lo sviluppo di terapie non invasive che contrastano gli effetti negativi delle patologie legate allo stress e alla depressione.
sabato 21 ore 10.30 | sala grande
Non conviene, ma lo faccio: matematica, incertezza e trappole nel gioco d’azzardo
con Vincenzo Crupi, Centro interdipartimentale di logica, linguaggio e cognizione – Università di Torino, Paolo Canova, matematico e Diego Rizzuto, fisico – società di formazione TAXI 1729
Esiste una definizione matematica di “convenienza”: di fronte a una scelta in condizioni di incertezza che magari coinvolge del denaro – come la scelta finale nel gioco Affari tuoi che da oltre dieci anni va in onda tutte le sere su Rai1 – è possibile dire che cosa sia razionalmente conveniente fare e in che senso quella sia la scelta razionalmente più conveniente. Ma la nostra mente è vittima di fallacie logiche e cognitive che nel campo della decisione in condizioni di incertezza spesso hanno la meglio sulla nostra razionalità. Questi errori cognitivi possono essere studiati e descritti da leggi matematiche che ci possono aiutare a comprendere quando è secondo quali schemi ci comportiamo in modo così prevedibilmente irrazionale.
La Settimana del Cervello 2015 a Torino è promossa da CentroScienza Onlus, in collaborazione con NIT Centro Interdipartimentale di Neuroscienze dell’Università di Torino, Fondazione Cavalieri-Ottolenghi, Dottorato in Neuroscienze dell’Università di Torino e il Circolo dei lettori.
La rassegna si svolge nell’ambito di un progetto internazionale promosso dalla DANA Alliance for Brain Initiatives.
On-line dal 13-03-2015 questa pagina
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