Una mostra alla ricerca del MOSTRO che Alfred Jarry fa intervenire a più riprese nella
sua opera: dalla rivista “L’Ymagier” «tale creatura» diventa «il vescovo marino
Menzognero» che prende spazio nelle Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico e
riappare furtivamente nell’Amore assoluto. Per costruire una storia a questo intrigante
essere/pesce Tania Lorandi si tuffa nella mitologia sumerica e nei manuali dei naturalisti
rinascimentali. Così, il MOSTRO prende vita nella mostra incarnandosi in opere pittoriche
e scultoree, disegni e installazioni, ma anche riproduzioni o immagini “dirottate” che fanno
del lavoro complessivo una vera e propria indagine filologica e antropologica. La mostra
sfiora l’inganno ma non è solo un gabinetto delle curiosità. L’artista si mette in gioco e le
sue immersioni raccontano un viaggio nel profondo, un sogno nel quale il corpo riconcilia
femminile e maschile…
La mostra è completata dalla pubblicazione: MOSTRO il maschio della mostra, con un
prologo di Tania Lorandi, l’epistolario con Luciano Caprile che racconta la nascita e
l’evoluzione del progetto nei dodici mesi che lo hanno cullato e il testo di Tania Lorandi
che esplicita tutta la ricerca, edizioni Collage de ’Pataphysique (collana Monstrum),
copertina e interno a colori, 60 p.
Tania Lorandi è nata in Belgio e ha studiato all’Accademia di Belle Arti a Liegi. Vive attualmente in Italia. Ha
fondato nel 1989 il Collage de ’Pataphysique, un Centro di Studi, Ricerche, Approfondimenti e Diffusione
della ’Patafisica che dirige tuttora. Ha collaborato con Enrico Baj, Vincenzo Accame e numerosi altri studiosi
della Scienza delle soluzioni immaginarie. Ha curato numerose mostre e tutte le pubblicazioni delle Edizioni
del CD’P.
La sua ricerca artistica è poliedrica e indaga i molteplici linguaggi espressivi, è pittrice, scultrice, scrive,
performer e canta. Gli oggetti che crea sono spesso interattivi, accorpano sovente pittura e scultura, a volte
sono in movimento, altre volte integrano gli elementi (vento, fuoco, acqua) o comunque materiali diversi. A
lei piace sopratutto giocare con l’illusione, la trasposizione dei contesti, l’inceppamento formale e i diversi
punti di visione.
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